AGROALIMENTARE: illustrati preconsuntivo 2011 e previsioni

Il 14marzo, alla vigilia dell’Assemblea nazionale di Legacoop Agroalimentyare, in programma per il 15 e 16marzo a Roma, presso la sede di Legacoop nazionale, il presidente Giovanni Luppi, i vicepresidenti Miriano Corsini e Tommaso Innocenti e il direttore Giuseppe Piscopo hanno presentato i temi dell’Assemblea, i dati di preconsuntivo 2011 e le previsioni per il 2012.

“Nel corso del 2011 la cooperazione agroalimentare ha dato forti segnali di vitalità, soprattutto attraverso una serie di importanti acquisizioni – ha ricordato Luppi – è una strada che continueremo a percorrere e che sarà rinforzata da una serie di proposte per il nostro settore da mettere in campo in futuro e di cui si discuterà nel corso dell’Assemblea che si apre domani”.

Un’occasione per riflettere sulle sfide che attendono il settore, sulle proposte concrete da mettere in campo e sul ruolo stesso della cooperazione nel settore che – come ha ricordato il Presidente – con la suamissione ridistribuisce ai soci il valore prodotto su mercato. A partire dall’alleanza tra le cooperative, ha ricordato Luppi – “le proposte che saranno a centro della riflessione dei prossimi giorni sono rivolte a tutti gli interlocutori del settore al fine di favorire le riorganizzazioni e le aggregazioni tra cooperative e tra le imprese agricole: è strategico stringere alleanze, il settore ha bisogno di unità.

Rispetto alle sfide per il futuro – ha aggiunto il Presidente – ci poniamo l’obiettivo di aumentare la presenza cooperativa nell’agroalimentare (oggi, a differenza della gran parte dei Paesi europei, in Italia corrisponde solo a un terzo del settore) per dare più forza e benessere a tutta la filiera, a partire dai produttori”. Luppi ha ricordato quanto l’agroalimentare concorra all’export italiano, sia in termini d volumi, sia in quanto è sinonimo di eccellenza e,dunque, rafforza la reputazione dell’insieme del made in Italy. “Occorre – ha aggiunto il presidente di Legacoop Agroalimentare, rafforzare l’alleanza già molto forte, con la cooperazione che opera nella grande distribuzione, e abbattere i costi della burocrazia semplificando gli strumenti attualmente a disposizione”. Luppi in conclusione ha fatto un breve passaggio sull’Imu, esplicitando una posizione d contrarietà rispetto all’impostazione attuale auspicando una attenuazione.

Preconsuntivi 2011 e previsioni per il 2012

L ’indagine ha coinvolto un campione di 41 cooperative, le stesse del 2010, così da consentire di confrontare i risultati delle due annate. Le cooperative sono state selezionate nelle diverse aree del territorio nazionale con percentuali determinate anche in ragione de peso che la cooperazione ha nelle varie Regioni. Le 41 cooperative del campione realizzano in termini di fatturato, 4.351.440.000 € pari al 53%dell’intero comparto agroalimentare di Legacoop, di cui 619.540.000 € (14%) generati dalle esportazioni, effettuate principalmente dai settori vitivinicolo, oleario lattiero-caseario (soprattutto per le acquisizioni effettuate dal Gruppo Granarolo), ortoflorofrutticolo e zootecnico. Confrontando i dati con quelli del 2010 si evidenzia una crescita del fatturato del 6,5% (in valore assoluto circa 265.600.000€), trainato anche dal contestuale aumento dell’export del 4,8% (in valore assoluto circa 28.300.000€). In particolare, è aumentato il numero di imprese con un giro d’affari stabile, mentre si sono ridotte le percentuali di cooperative con variazioni positive e negative. Le cooperative interrogate hanno dichiarato, nel 63%dei casi, una crescita del fatturato, il 7% stabilità e il 30% un calo. Il fatturato è cresciuto in tutti i settori considerati, fatta eccezione per quello olivicolo, in cui si è avuta una variazione negativa del 9% dovuta, tuttavia, a fattori contingenti. L’ export del campione, rispetto al 2010, è cresciuto del 4,8%, mantenendo il trend in crescita seppure con velocità più moderate (+8% 2010 sul 2009). Nei nostri principali settori le variazioni sono state tutte positive tranne che per quello “ortoflorofrutticolo”, in cui si è registrato un -17,7%. I soci del campione rappresentano il 25%di tutti i soci di Legacoop Agroalimentare. Rispetto al 2010 hanno subito nel complesso una leggera flessione, con un trend in calo quasi in tutti i settori, che rispecchia gli andamenti del 2010. Hanno subito una riduzione del 3,6%rispetto al 2010, passando da 55.112 a 53.080 soci nel 2011 (nel 2010 si erano mostrati stabili sul 2009). La situazione si discosta in parte da quella dell’anno precedente, con un aumento al 44%di aziende che dichiarano stabilità, il 34% di cooperative che fa registrare un calo e il 22% un aumento dei soci. Gli addetti del campione rappresentano il 53% di tutti gli addetti di Legacoop Agroalimentare. Dai dati si rileva un andamento di segno inverso rispetto ai soci, stimandosi una variazione positiva del 7,7% (+1.192 unità) che ribalta i risultati dei preconsuntivi del 2010, in cui si era calcolata una riduzione del 4% rispetto al 2009. È cresciuto il numero di cooperative che dichiarano una riduzione e un aumento degli addetti (39%e 37%rispettivamente),mentre il 24% (34% nel 2010) non ha subito variazioni di rilievo.

Andamento dei margini operativi

Il campione mostra che il 37% delle cooperative stima un trend in calo, il 44% una sostanziale stabilità e il 19% valori in crescita. Rispetto al 2010 la fetta di aziende con margini operativi in crescita si è dimezzata, a favore di aumenti equivalenti per le altre due possibili risposte. Prospettive per il 2012 Le aspettative per il 2012, probabilmente anche a causa della crisi che sta colpendo l’economia in generale, sono decisamente più negative rispetto a quanto dichiarato nella scorsa indagine. Questa affermazione deriva dal fatto che la percentuale di risposte di aspettative “critiche” è notevolmente cresciuta, passando dal 5%del 2011 al 20%di quest’anno, a scapito soprattutto delle prospettive di ripresa che da un anno all’altro si sono dimezzate, dal 46% nel 2011 al 22% nel 2012. Il 58% delle cooperative, invece, si attende nel 2012 una situazione di stabilità.

fonte: Legacoop