AIC: CONCLUSIONE DELLE INDAGINI SUI CANONI DI AFFITTO DI VIA LONGONI E BORGHESIANA

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del CdA di AIC

Il 20 febbraio 2017, l’Ufficio del Sostituto Procuratore Dr. Francesco Dall’Olio, ha emesso l’Avviso di conclusione delle indagini, pervenuto agli indagati il 23 febbraio 2017, a seguito di una denuncia di 19 soci inquilini AIC nel Piano di Zona di Via Longoni, ex artt.110,112,81 CPV 640, 61 N. 7, 640 bis c.p., nel quale, oltre a funzionari di Roma Capitale, sono stati indagati il Presidente e l’ex Presidente dell’AIC, Riccardo Farina e Giulio Bencini, per aver applicato canoni di affitto senza la deduzione del contributo regionale dal prezzo massimo di cessione convenzionale.
Va precisato che nessuna norma regionale o statale prevedeva tale deduzione, tanto che anche la tabella dei canoni approvata da Roma Capitale non ne teneva conto. Aic ha applicato quanto stabilito da Roma Capitale.
A seguito di diffuse iniziative di contestazione a Roma dei canoni di affitto così calcolati, una Commissione Inter-Istituzionale Comune/Regione ha stabilito che, “pur non essendoci alcuna legge in tal senso” il contributo regionale a fondo perduto dovesse essere dedotto nel calcolare il canone di affitto “per equità”.
A seguito di tale conclusione della Commissione Inter-Istituzionale, Roma Capitale “in autotutela”, annullava la tabella dei canoni già approvata e ricalcolava detti canoni deducendo il contributo regionale a fondo perduto. Ne risultava una deduzione dei canoni mensili da circa 50 a circa 100 euro mese per ciascun alloggio.
L’AIC, contro tale decisione, peraltro molto tardiva di oltre 4 anni per il P.Z. di Via Longoni, ha presentato ricorso al T.A.R. del Lazio, dichiarando: a Roma Capitale, alla Regione e agli inquilini, che avrebbe ottemperato alla prescrizione di Roma Capitale a seguito della sentenza del T.A.R.. Infatti a seguito della sentenza negativa, pur presentando ricorso al Consiglio di Stato, tutt’ora pendente, l’AIC ha ottemperato alla prescrizione di Roma Capitale, restituendo agli inquilini le somme pagate in più e normalizzando i rapporti.
Tale comportamento dell’AIC è stato ben evidenziato dalle indagini condotte dalla Guardia di Finanza, la quale conclude che dieci società si sono adeguate e due no. AIC è fra le società che si sono adeguate.
In conclusione, il Consiglio di Amministrazione dell’AIC ribadisce la trasparenza della posizione assunta dalla cooperativa nell’applicazione delle regole statali, regionali e comunali e confida che la posizione del Presidente e dall’ex Presidente possa essere chiarita al più presto con il P.M. Dr. Francesco Dall’Olio al quale è stato richiesto l’interrogatorio preliminare.

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