Disappunto e perplessità sulla costituzione di un Comitato per la vigilanza sulle Cooperative Edilizie di Abitazione

Pubblichiamo la lettera inviata all’ On. Renata Polverini, Presidente Regione Lazio, e all’ On. Teodoro Buontempo, Assessore Politiche per la casa, da parte dei presidenti di A.G.C.I. –LAZIO, CONFCOOPERATIVE LAZIO e LEGACOOP LAZIO, riguardante la costituzione di un Comitato per la vigilanza sulle Cooperative Edilizie di abitazione.


La Legge Regionale n° 9 (Disposizioni collegate alla Legge Finanziaria Regionale per l’esercizio finanziario 2011), ha modificato alcune disposizioni normate dalla Legge Regionale 06 agosto 1999 n° 12, in particolare l’art. 2 comma 153 lettera h) inserisce nel testo della Legge n° 12/1999 un nuovo articolo denominato art. 7 quater (Comitato Regionale per la vigilanza sulle Cooperative edilizie di abitazione).

Con la nuova norma viene istituito un “Comitato Regionale per la vigilanza sulle Cooperative edilizie di abitazione” con funzioni, in “supporto alla struttura Regionale competente di vigilanza sulla gestione amministrativo-finanziaria delle Cooperative edilizie di abitazione che fruiscono dei contributi pubblici. Il Comitato, in particolare esamina:

“a) gli atti relativi alle procedure di finanziamento, di realizzazione e di assegnazione dell’immobile ai Soci; b) i contratti di compravendita e di locazione stipulati con i Soci”.

Le scriventi Organizzazioni di rappresentanza del Movimento cooperativo con particolare perplessità rilevano, nell’articolo sopra citato, forti elementi di incongruità che ne strutturano le finalità e dai quali emerge che l’azione di vigilanza, svolta in supporto della struttura Regionale competente – e quindi con azione supplementare –, verrebbe rivolta in maniera esclusiva nei confronti delle Cooperative Edilizie di abitazione.

Incongruità che si manifesta nell’oggetto della vigilanza il quale ricomprende atti derivanti dall’attuazione delle disposizioni riferite a Leggi di finanziamento, Bandi di concorso e Direttive ed indirizzi che regolano l’utilizzo dei contributi pubblici per la realizzazione di alloggi di edilizia agevolata i quali, senza ambiguità, riguardano indistintamente ed in eguale misura, Imprese di costruzione e Cooperative Edilizie di abitazione.

In particolare, si evidenzia come entrambe le tipologie di Soggetti, Imprese di costruzione e Cooperative Edilizie di abitazione, usufruiscano di contributi pubblici per la realizzazione di alloggi di edilizia agevolata per i quali non esiste alcuna forma di differenziazione – fatte salve irrilevanti distinzioni dovute alla diversa natura giuridica -, né in fase di programmazione, in quanto indistinta  è la fonte di finanziamento, né nella fase di attuazione, in quanto indifferenziate le tipologie degli interventi così come i requisiti soggettivi dei destinatari finali,  come identiche sono per i medesimi Soggetti, le modalità, le procedure ed i vincoli di realizzazione ed assegnazione degli alloggi.

Le scriventi Organizzazioni, facendo osservare che le Cooperative Edilizie di abitazione, al contrario delle Imprese di costruzione, sono già oggetto di vigilanza da parte dei Ministeri dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture, richiedono espressamente che vengano chiariti i presupposti che sono alla base della scelta di riservare l’ulteriore attività di vigilanza del costituendo Comitato di vigilanza alle sole Cooperative Edilizie di Abitazione e non anche alle Imprese di Costruzione e che, anche in base alle osservazioni sopra esposte, la Regione Lazio intervenga per introdurre le necessarie modifiche ad un atto chiaramente discriminatorio che potrebbe prefigurarsi anche come lesione dei principi della concorrenza.