CENTOCELLE SPERIMENTA LA CITTÀ DEL FUTURO: CASE “SMART” E LA COOPERATIVA DI COMUNITÀ COOPERACTIVA

Case “smart” e una Cooperativa di Comunità in grado di mettere in campo progetti per migliorare la vita del quartiere. Da ormai qualche mese la città del futuro è in sperimentazione a Centocelle, grazie a un progetto elaborato dal centro di ricerche Enea in collaborazione con il LabGov dell’università Luiss, nell’ambito del progetto “Sviluppo di un modello integrato di Smart District Urbano” dell’Accordo di Programma con il Ministero dello Sviluppo Economico.
Sono diverse le tecnologie integrate nel modello replicabile di città del futuro. Tra queste figurano le smart home, basate su una serie di sensori a costi contenuti e ridotta invasività in grado di effettuare nelle abitazioni monitoraggi energetico-ambientale, segnalare effrazioni alla sicurezza e controllare le condizioni di salute delle persone.
Poi gli smart building, edifici innovativi implementati da un impianto fotovoltaico, batterie per l’accumulo e gestione innovativa dei flussi energetici, e le smart street, con soluzioni per il monitoraggio dei parcheggi, la rilevazione di infrazioni o l’accesso in aree sensibili, il monitoraggio dell’inquinamento acustico e della qualità dell’aria, la rilevazione di situazioni critiche (es. allagamenti) e la ricarica di veicoli elettrici.
E ancora: i lampioni intelligenti; i software per previsioni di rischio delle infrastrutture energetiche e idriche; i droni per il monitoraggio energetico degli edifici; una gestione delle acque e degli scarti organici, con soluzioni per individuare le perdite idriche in tempo reale; la gestione e il controllo automatizzati degli impianti di depurazione delle acque reflue. Infine, il Social Urban Network, già testato a Centocelle.
In sostanza, la città del futuro si serve di soluzioni e strumenti hi-tech che permettono alle abitazioni e all’ambiente urbano di risparmiare energia ed acqua, vivere più in sicurezza e con più comfort, grazie anche a sistemi dell’economia circolare e del monitoraggio ambientale.
Obiettivi che si raggiungono, però, anche con esperimenti di co-governance e partecipazione alla vita collettiva. Grazie a questo progetto è nata infatti anche CooperACTiva, la prima Cooperativa di Comunità italiana in un’area urbana complessa nei quartieri Centocelle, Alessandrino e Torre Spaccata di Roma.
Questo nuovo operatore economico, governato dagli abitanti dei tre quartieri, si prefigge di contribuire alla lotta che operatori pubblici e sociali conducono quotidianamente contro il divide digitale, sociale, economico e infrastrutturale che caratterizza le periferie delle grandi città.
Lo farà attraverso un business plan sociale che creerà lavoro per gli abitanti del quartiere con attività connesse al turismo integrato sostenibile, alla cultura e creatività, all’economia circolare, ai servizi collaborativi e digitali di quartiere. CooperACTiva, infine, reinvestirà tutti i suoi utili in progetti e attività a beneficio dei tre quartieri interessati.
Hanno contribuito alla realizzazione di CooperACTiva lo studio architettonico Alvisikirimoto, lo studio commercialistico Dili e Associati, lo studio legale Iaione & Partners, la società di studi urbani Eutropian, con il supporto e la guida di Legacoop Nazionale e Legacoop Lazio.