COOPCULTURE: ASSEMBLEA DI BILANCIO E RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ 2018

Mercoledì 10 luglio, presso il Salone degli Svizzeri del Palazzo Reale di Torino, ha avuto luogo l’Assemblea generale dei soci di CoopCulture, con la quale è stato approvato il bilancio 2018 e nominato il nuovo CDA della Cooperativa. Un nuovo assetto e, parallelamente, una continuità di mandato con tre amministratrici donne, con la conferma dei voti delle Assemblee separate che hanno avuto luogo a Venezia, Roma e Napoli nel mese di giugno.
La giornata prevedeva, dopo il momento assembleare, la presentazione del nuovo rapporto di sostenibilità che riassume numeri e impatti ma, soprattutto, il racconto del lavoro e dell’impegno di tutti i soci.
La presentazione del rapporto è stata seguita dai saluti di due dei membri del comitato scientifico di CoopCulture. Il professor Antinucci, ricercatore associato presso l’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione ISTC del CNR, ha offerto una riflessione sul neologismo overtourism, inserito nel 2018 dall’Oxford English Dictionary, e che sarà la prossima sfida a livello sovranazionale sulla sostenibilità.
Secondo Antinucci, sarà anche compito di CoopCulture trasferire competenze cognitive e divertire trasmettendo conoscenza, per rendere i turisti più consapevoli di ciò che visitano o, ancor prima, di ciò che vogliono visitare.
E’ stata la volta poi di Stefano Landi, amministratore e fondatore di SL&A Turismo e Territorio, che ha elogiato CoopCulture per il suo fare impresa con la cultura e ha ricordato come tutte le cose belle hanno bisogno di tempo. Tempo e attenzione.
Alla presentazione del Rapporto di Sostenibilità ha fatto seguito la lezione olivettiana “adottata” da CoopCulture per l’occasione. Il Segretario Generale della Fondazione Olivetti e nipote di Adriano Olivetti, Beniamino De’ Liguori Carino, ha parlato di responsabilità e di comunità quali fattori identificativi del grande progetto visionario, industriale e sociale del nonno.
La capacità di unire l’attenzione per i propri lavoratori, il loro quotidiano, le loro famiglie, la loro formazione e cultura, all’impegno per l’innovazione tecnologica perseguita all’interno di architetture moderne e funzionali, ha dato vita a un’esperienza unica nel suo genere, non sempre adeguatamente valorizzata negli anni a seguire. Oggi resta, comunque, quello straordinario patrimonio di valori che Adriano Olivetti ha saputo mettere in piedi e la sua idea di fabbrica come produttrice di bene e non soltanto di beni.
Dopo la tradizionale foto di gruppo e un light lunch, i soci hanno visitato gli appartamenti reali e la Cappella della Sindone con i colleghi, che li hanno guidati negli spazi dei Musei Reali di Torino.