COOPCULTURE E COMMISSIONE PARITÀ AL CENTRO DEL WORKSHOP DI COOPERATIVES EUROPE

Commissione Donne e Parità dell’Alleanza e CoopCulture protagoniste a Copenhagen. Durante i lavori dell’Assemblea di Cooperatives Europe si è svolto, infatti, un workshop sul tema delle Pari Opportunità che ha visto la presenza della Commissione, con la presidente Dora Iacobelli, e di Coopculture, con la presidente Giovanna Barni, come esempio da seguire per tutte le cooperative del continente.
L’appuntamento ha segnato l’avvio operativo della Rete delle cooperatrici europee, il cui coordinamento è stato affidato proprio alla Commissione dell’Alleanza, e ha visto la partecipazione di numerose autorità. “Un mondo in equilibrio – ha spiegato tra gli altri Mogens Lykketoft, già presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite – è solo quello che riconosce Pari Opportunità a uomini e donne”.
Dopo aver presentato i numeri dell’Alleanza, Dora Iacobelli ha raccontato l’impegno della Commissione per diffondere le buone pratiche di conciliazione di tempi di vita e di lavoro, obiettivo che richiede in Italia un consistente salto culturale, e affinché le donne ottengano un’adeguata rappresentanza negli organismi di vertice delle imprese e delle associazioni, ma anche per lo sviluppo delle cooperative ‘rosa’ (le donne sono la maggioranza nel 30% delle cooperative) e per l’inserimento lavorativo e l’inclusione sociale delle donne vittime di violenza.
Al workshop ha partecipato anche Giovanna Barni, come rappresentante di una buona pratica di cooperativa femminile impegnata in un settore innovativo e nella costruzione di piattaforme per un network d’imprese. “Ho evidenziato – ha spiegato – in CoopCulture l’uguaglianza non è solo garanzia di uguali diritti, nella governance e nel lavoro, ma anche soluzioni innovative di fronte ai bisogni della vita e alle aspirazioni personali”.
L’uguaglianza – ha proseguito Barni – è adozione dell’attitudine e del pensiero femminile alla base di un approccio inclusivo, collaborativo e innovativo, per uno sviluppo a base culturale. Quel tipo di sviluppo cioè che attraversa molti altri obiettivi e combatte l’iniquità di accesso, di educazione e di benessere”. CoopCulture, ancor più dopo la fusione con Copat, è la maggiore cooperativa italiana del settore ed una delle prime a livello europeo, una realtà in grado di contare 1.100 soci lavoratori e un fatturato che arriva a 59 milioni di euro.
In conclusione del workshop la vicepresidente di Cooperatives Europe Stefania Marcone come portavoce per il progetto del network delle cooperatrici europee a presenta il piano operativo definito nel workshop sul contributo del mondo cooperativo, attraverso la rete, alla realizzazione del quinto goal di sviluppo sostenibile, lungo sei direttrici: trasversalità delle azioni, uomini e donne che collaborano per l’obiettivo, analisi delle situazioni dei diversi paesi e scambio di buone pratiche, advocacy, progetti europei, comunicazione.