COOPERATIVE EX 29 GIUGNO: NOTIFICATO IL DISSEQUESTRO

Comunicato stampa 29 Giugno Onlus – 29 Giugno Servizi – Formula Sociale – ABC – Eriches 29

Oggi, giovedì 29 marzo 2018, sono stati notificati ai legali rappresentanti delle cooperative 29 Giugno Onlus, 29 Giugno Servizi, Formula Sociale, ABC e del Consorzio Eriches 29, i decreti di dissequestro dei compendi aziendali e delle quote sociali. Tornano quindi, con l’esclusione dei soci ancora oggetto di procedimenti giudiziari del filone c.d. “Mafia Capitale”, nel pieno possesso dei soci cooperatori le aziende poste sotto sequestro di prevenzione il 2 dicembre del 2014.
I componenti i consigli di amministrazione delle cooperative, eletti il 31 gennaio, Flaviano BRUNO, Andrea DILI e Guido SACCARDI, hanno ora il compito di avviare una nuova fase della storia delle società.
Giunge così al termine la delicata fase di ripristino della legalità iniziata a dicembre 2014 con il sequestro di prevenzione delle quote sociali e delle aziende delle cooperative, a seguito delle note vicende di “mafia capitale” e la conseguente nomina, da parte del Tribunale di Roma, degli amministratori giudiziari, entrati a far parte anche dei consigli di amministrazione.
In questi 3 anni gli amministratori giudiziari, con il supporto di Legacoop e di un nuovo management, e grazie alla fondamentale opera delle lavoratrici e dei lavoratori, sono riusciti nella difficile impresa di mantenere in vita le cooperative, nonostante il complesso contesto sociale ed economico, in diverse situazioni ostile, in cui le stesse cooperative agiscono.
Inizia oggi, ancora con il fattivo supporto di Legacoop ed in linea con il protocollo di gestione da questa sottoscritto nel dicembre 2015 con il Tribunale di Roma, una nuova fase, di riorganizzazione strategica e sviluppo delle cooperative.
La situazione delle cooperative è ancora molto difficile, in quanto, alla perdita di competitività legata ai costi di ripristino della legalità, si sono sommate le resistenze di un mercato e di una Pubblica Amministrazione non ancora pronti a riconoscere gli operatori usciti dal “tunnel“ dell’illegalità.
La nuova governance, nonostante il critico contesto operativo, è ora chiamata a superare la gestione amministrata ed a guidare le cooperative innanzitutto a mantenere e rafforzare lo spirito cooperativistico, riportando al centro della loro attività l’attenzione verso i più deboli che ne costituisce fin dal 1984 lo scopo sociale. Dovrà poi essere individuato un assetto strategico ed organizzativo in linea con la mission statutaria definendo quindi un piano industriale coerente con i settori di riferimento ed in grado di assicurare alle cooperative un futuro da giocarsi con le leali regole di mercato.