Dal no profit al for benefit: Utopia 2000 ha lanciato la sfida

Comunicato stampa 

Investire sul benessere. Farlo attraverso il Terzo settore, cioè il mondo della cooperazione sociale garantendo, allo stesso tempo, sviluppo locale. Di questo, lo scorso 21 aprile, si è discusso a Bassiano nel convegno “Dal no profit al for benefit” organizzato dalla Cooperativa sociale Utopia 2000 Onlus. Un incontro in cui è stato illustrato il progetto che anima l’agire della stessa Cooperativa: quello di rendere Bassiano, un piccolo comune sui Monti Lepini, un “borgo solidale”, in cui diversi attori interagiscono, scambiando le proprie esperienze, contaminandosi per generare benessere collettivo e condiviso dall’intera comunità. Un progetto, quello della Cooperativa, i cui benefici e vantaggi si stanno riverberando con successo tra gli abitanti della comunità locale. È stato Massimiliano Porcelli, presidente della stessa Cooperativa, ad aprire l’incontro spiegando “Il progetto di Utopia: dalla Cooperativa di Comunità al Borgo Solidale”. Ha ripercorso le tappe che hanno portato l’organizzazione a scegliere un piccolo comune come Bassiano per lanciare la sfida solidale. Una sfida difficile ma che sta dando i suoi risultati. Per questo si è ampiamente parlato del passaggio dal no profit al for benefit. A farlo è stato Marco Clio Veronesi, docente universitario. Lo ha fatto con una relazione che ha proprio come titolo “Dal non profit al for benefit: l’economia no profit ai tempi della crisi”. Assente a causa dell’influenza, la relazione è stata letta da Gianni Palumbo, portavoce del Forum del Terzo settore. Si è insistito molto sulla necessità “di rimettere al centro il welfare favorendo la crescita combinata di sussidiarietà e solidarietà per produrre sviluppo locale. Uno sviluppo centrato sulla sinergia dei tre pilastri Stato, mercato e Terzo settore capace di invertire la rotta della crisi e promuovere innovazione” come sta accadendo a Bassiano. Fabio Nestola, ricercatore Anfi (Associazione nazionale familiaristi italiani), ha presentato una relazione su “La giustizia familiare e i diritti dimenticati”. Le conclusioni dell’incontro sono state affidate a Gianni Palumbo che ha ribadito la necessità di creare sviluppo locale partendo dal basso attraverso il Terzo settore producendo benessere.

Alle relazioni sono seguite le testimonianze di chi, in veste diversa, è “attore” del progetto di Utopia: l’alpinista Daniele Nardi, il professor Sergio Tresca, il musicista e ricercatore di musica popolare Marco Delfino, il presidente dello Slow food della provincia di Latina Tommaso Jacovacci. Esperienze diverse che si intersecano, si mescolano e si scambiano all’interno della comunità bassianese realizzando, grazie al lavoro della stessa cooperativa, l’idea di “Borgo Solidale”. All’incontro, coordinato dal giornalista Roberto Campagna, sono inoltre intervenuti il sindaco di Bassiano Costantino Cacciotti, l’assessore ai Servizi sociali dello stesso comune Giovanbattista Onori, il consigliere provinciale Domenico Guidi, il sostituto procuratore della Repubblica – tribunale di Frosinone Vittorio Misiti, il presidente LegaCoop Latina Emiliano Scinicariello. Sono intervenuti anche Giuseppe Mazzocchi già consigliere di Bassiano in rappresentanza di Stefano Zappalà, assessore al Turismo Regione Lazio, Franco Bianchi, presidente del Tar del Lazio sezione III. Tra gli invitati erano presenti Giovanni Zeppieri presidente del consiglio comunale di Sezze ed Ernesto Di Pastina consigliere dello stesso comune. In apertura dei lavori sono state lette le lettere di saluto inviate dal prefetto di Latina Antonio D’Acunto e dal sindaco del capoluogo Giovanni Di Giorgi.

Dal no profit al for benefit: Utopia 2000 ha lanciato la sfida