“SERVIZI E SICUREZZA SOCIALE”: L’ASSEMBLEA DELLA RETE DEI NUMERI PARI

Che cos’è e chi riguarda la sicurezza sociale? Quali scelte politiche richiede, per essere garantita? Chi può contribuire a rafforzarla?
Queste le domande alla base dell’incontro “SERVIZI E SICUREZZA SOCIALE”, che si svolgerà il 30 novembre p.v. presso la parrocchia di S. Giustino (viale Alessandrino, 144 – Roma). L’incontro, organizzato dalla Rete dei Numeri Pari e dalle Cooperative Iskra, Cecilia e Cospexa, in collaborazione con Legacoopsociali Lazio, si inserisce nel percorso di avvicinamento alla mobilitazione cittadina del 1° dicembre 2018.
Una location non casuale, quella della parrocchia di S. Giustino nella periferia Est di Roma: i vari laboratori, lì organizzati e rivolti a ragazzi e adulti, nascono dalla necessità di dare risposte concrete attraverso azioni incentrate su coesione e integrazione sociale, in un territorio preda della malavita organizzata. Nel corso dell’iniziativa favoriranno il dibattito fra i partecipanti, gli interventi di:
Francesca Danese, Forum Terzo Settore Lazio
Mario German De Luca, Cesv
Giuseppe De Marzo, Libera
Don Nicola Di Ponzio, Vice Parroco S. Giustino
Massimo Martorana, Il Trattore Cooperativa Sociale
Concetta Ricco, Cospexa Cooperativa Sociale
Maurizio Simmini, Iskra Cooperativa Sociale
Claudio Tosi, Cemea
Anna Vettigli, Legacoopsociali Lazio
Definire una spesa per i servizi sociali, adeguata al livello di disagio che oggi esprimono tutti i territori della città, significa ripensare alle priorità. Il crescente approccio assistenzialista delle politiche messe in campo e i pesanti tagli previsti per i servizi alla persona, a partire da quelli per l’integrazione, delineano uno scenario futuro più che preoccupante. Alto sarà il prezzo che la società pagherà in termini di rischi per la sicurezza, se non si sostengono adeguatamente fragilità sociali e non si investe su azioni di prevenzione.
Assistiamo sempre più ad un rilevante passo indietro sulle tante buone pratiche che, in questi anni, le Organizzazioni del sociale hanno messo in piedi. I grandi cambiamenti sulla spesa sociale devono avvenire a livello nazionale ma, già oggi, è necessario mobilitarsi per far crescere la partecipazione sul territorio cittadino e sollecitare i necessari ed urgenti cambiamenti, che da subito si possono attivare. Le Organizzazioni del sociale sono certe di poter e dover dare quel contributo essenziale, per declinare il termine sicurezza con adeguate azioni ed interventi nei servizi sociali.

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