Formazione: Il C.d.A. di Fon.coop delibera l’Avviso n° 15

Roma, 1° giugno 2011 – Il Consiglio d’Amministrazione di Fon.Coop, nella riunione del 26 maggio, ha deciso di chiudere, con la fine del mese di maggio, l’Avviso 11 per sostanziale esaurimento delle risorse a suo tempo stanziate, ma contestualmente ha deliberato di continuare l’impegno del Fondo a sostegno delle imprese con lavoratori in ammortizzatori sociali.
Infatti viene pubblicato oggi l’Avviso 15, dotato di 1.5 milioni di € a favore delle imprese colpite dalla crisi e che intendono riqualificare le competenze dei propri lavoratori in cassa integrazione o altra forma di ammortizzatori sociali.
Il nuovo Avviso ripropone nella sostanza le tipologie di intervento dell’Avviso 11, mentre vengono riformulate alcune condizioni di finanziamento:

  • sono previste due tipologie di attività: piani formativi tout court (piani di tipo A) e piani che includano azioni di politiche attive del lavoro (piani di tipo B);
  • i destinatari dei piani sono soci-lavoratori e lavoratori per i quali è stato richiesto o che usufruiscano di ammortizzatori sociali;
  • la scadenza è a sportello ogni fine mese;
  • ogni singolo piano non potrà prevedere un contributo superiore a €. 10.000;
  • sono previste fasce di contributo massimo in relazione alla dimensione d’impresa;
  • il contributo per ora/allievo di formazione è di € 20 per i piani di tipo A, e di €22 per i piani di tipo B;
  • all’interno del preventivo di spesa sono stati introdotti alcuni massimali di contributo per allocare al meglio le risorse disponibili;
  • è prevista una nuova griglia di valutazione sia per i piani A che B, e il punteggio minimo richiesto per il contributo è di 6 punti.

Il Consiglio ha anche deliberato che in caso di necessità il nuovo Avviso sarà rifinanziato.
In due anni di vigenza l’Avviso 11, dotato di € 6 milioni, ha consentito finora il finanziamento di 79 piani, moltissimi ancora in via di svolgimento, che hanno coinvolto oltre 4.000 lavoratori. E’ da sottolineare che il 45% dei destinatari sono inquadrati come operai generici e specializzati, mentre per quanto riguarda il genere quasi la metà sono donne. L’Avviso è riuscito ad arrivare laddove la crisi ha colpito di più e dove il fabbisogno formativo era più urgente.

fonte: Legacoop