IL CONTRIBUTO DI UNICOOP TIRRENO CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE

 

Roma, 5 febbraio 2014- Oggi si è celebrata la prima Giornata nazionale dedicata alla prevenzione dello spreco alimentare. Ad istituirla è stato il ministero dell’Ambiente. Secondo il Piano nazionale di  prevenzione,  entro il 2025 lo spreco dovrà essere dimezzato.  I dati sono preoccupanti: ogni anno, produciamo quasi 9 miliardi di euro di rifiuti alimentari. Si tratta di almeno due etti di cibo a famiglia che finiscono nella spazzatura. E molti sono cibi freschi.

Il traguardo è raggiungere entro il 2020 una riduzione del 5% dei rifiuti per unità di Pil dei rifiuti urbani, del 10% di quelli pericolosi e del 5% di quelli speciali.Arrivano perà anche i primi segnali di cambiamento. Secondo i monitoraggi di Last Minute Market infatti negli ultimi sei mesi è aumentata la sensibilità intorno al tema degli sprechi, con il 45% degli italiani che ha sensibilmente diminuito lo sperpero di cibo. La strada da fare, però, è ancora tanta.

 

 

UNICOOP TIRRENO CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE

Unicoop Tirreno in Toscana, Lazio, Campania e Umbria è in prima linea contro lo spreco alimentare. Per questo ha attivato il progetto Buon Fine. Si tratta di un protocollo per l’attività di recupero dei prodotti alimentari invenduti, che consente di donare la merce – nel massimo rispetto delle normative igienico-sanitarie e fiscali – a organizzazioni che si occupano di persone in difficoltà.
A trarne beneficio sono alcune comunità, case famiglia, parrocchie e mense del povero, selezionate con la collaborazione dei soci volontari e in base a specifici requisiti, tra cui la disponibilità a ritirare la merce in giorni e orari predefiniti e a utilizzarla entro i termini della scadenza. Una parte dei prodotti, sempre sani ma di qualità non idonea all’alimentazione umana, viene invece donata ad associazioni che si occupano di animali.

Grazie a Buon Fine, le organizzazioni destinatarie dei prodotti invenduti possono offrire alle persone in difficoltà un’alimentazione varia e di qualità e inoltre, con il risparmio generato, possono dedicare le proprie risorse economiche allo sviluppo e alla manutenzione delle strutture di accoglienza. L’attività produce anche un notevole beneficio ambientale, incidendo in modo apprezzabile sulla produzione di rifiuti e riducendo le emissioni in aria provocate dalla combustione dei rifiuti o dai mezzi di trasporto, nel caso in cui i prodotti tornassero al produttore o andassero in discarica.

 

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