LAVORI SUL TEVERE: “POCHI FONDI MA DALLA REGIONE E DA MARINO UN APPREZZABILE PRIMO SEGNALE”

IL VIDEO REPORTAGE SULL’ISOLA TIBERINA: SMALTITI 200 METRI CUBI DI RIFIUTI

 

Nei quattro giorni di pulizie sull’Isola Tiberina che la cooperazione sociale ha voluto regalare alla città di Roma sono stati smaltiti e raccolti nella differenziata ben 200 metri cubi di rifiuti. Le banchine sono ora completamente pulite. I turisti sono tornati a popolare numerosi l’area.
Un video reportage realizzato da Enzo Berardi per Visioni  Sociali documenta il lavoro a costo zero di ventidue cooperative che accolgono soggetti svantaggiati, ex detenuti ed ex tossicodipendenti, che è stato stimato abbia un valore pari a 80.000 euro.
In seguito all’iniziativa, il 10 aprile 2014, durante una conferenza stampa in Campidoglio, il sindaco Ignazio Marino ha annunciato a sorpresa che le cooperative che hanno lavorato gratuitamente sull’Isola Tiberina ripuliranno il tratto del Tevere che si estende dal Ponte Palatino a Ponte Sublicio, da Ponte Risorgimento fino a Ponte Garibaldi – questa volta in maniera retribuita, grazie ai fondi della Regione Lazio.
“Si tratta di pochi fondi ma è un risultato importante che ci piace ascrivere unicamente al successo della nostra iniziativa” ha dichiarato Pino Bongiorno, presidente Legacoop Sociali Lazio, a nome dell’Alleanza.
La stessa natura giuridica delle cooperative sociali prevede che le coop sociali abbiano come scopo l’“Interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini”. Già Garibaldi, nel 1870, dimostrava di essere consapevole delle potenzialità della cooperazione sociale e proponeva di affidarle un progetto di deviazione del corso del Tevere, al fine di eliminare il problema delle continue inondazioni urbane derivanti dallo straripamento del fiume.
Un’idea che venne poi abbandonata per lasciare spazio all’innalzamento dei muraglioni che ancora oggi difendono la città dal fiume. Fu però proprio la cooperazione ad effettuare lavori di bonifica delle zone paludose di Ostia e della foce del Tevere, ostacolando così il diffondersi della malaria.
Oggi, la cooperazione sociale è tornata a lavorare per restituire al Tevere la sua funzione. “Mentre lavoravamo gratuitamente sull’Isola Tiberina varie realtà che hanno competenze intorno al bacino del fiume  hanno ripreso la loro attività- ha detto il presidente Bongiorno-. Abbiamo avuto l’impressione che- grazie al nostro lavoro- in una città che spesso sembra spegnersi, si sia riaccesa una luce”.
“Per la prima volta, ventidue imprese hanno unito i loro sforzi non per rispondere ad un bando di gara né per accrescere la possibilità di acquisire finanziamenti, ma per fare un regalo” ha aggiunto. “Più di tante parole, questo ha fatto capire come le nostre imprese tengano al bene comune, al benessere e all’interesse generale della collettività”.