Lavoro: Alleanza delle Cooperative, bene avvio del confronto; nuovo sistema di ammortizzatori, semplificazione giungla contrattuale e crescita dimensioni imprese tra le priorità

Roma, 23 gennaio 2012 – “Valutiamo positivamente la volontà del governo di avviare la discussione su una materia, quella di una riforma del mercato del lavoro mirata ad accrescere la produttività e promuovere nuove opportunità di occupazione, che incrocia il ruolo e l’autonomia delle parti sociali: il buon esito del confronto dipenderà dall’equilibrio che si realizzerà tra le proposte dell’esecutivo e le posizioni delle organizzazioni”.

Questo il commento che Giuliano Poletti, Presidente di Legacoop, intervenuto all’incontro di oggi in rappresentanza dell’Alleanza delle Cooperative, esprime al termine dell’incontro svoltosi a Palazzo Chigi tra Governo e parti sociali.

“Condividiamo” -aggiunge il rappresentante dell’Alleanza delle Cooperative- “l’esigenza di una valutazione d’insieme dei tanti aspetti che la riforma investe ed esprimeremo le nostre valutazioni specifiche nell’ambito della discussione che si svilupperà ai tavoli tecnici”.

“In questo avvio di confronto” -sottolinea ancora Poletti- “abbiamo indicato alcune esigenze prioritarie: mettere mano a un nuovo sistema di ammortizzatori, delineando un quadro di sicurezza sociale universale che superi le attuali limitazioni e sia fortemente integrato ad efficaci politiche attive del lavoro; semplificare la giungla dei contratti, in modo da dare più certezze e ridurre i costi; superare i disincentivi normativi che frenano la crescita dell’impresa, in quanto più le imprese crescono e sono stabili, più sono capaci di dare buona occupazione”.

“Infine” -conclude il rappresentante dell’Alleanza delle Cooperative- “abbiamo ricordato che le imprese cooperative, anche in questi anni di crisi, hanno creato occupazione buona e stabile ed abbiamo per questo rinnovato la richiesta che Ministero del Lavoro e Ministero dello Sviluppo Economico si attivino per rendere più efficace la battaglia contro le false cooperative che inquinano il mercato e danneggiano i lavoratori”.