LEGACOOP LAZIO REPLICA ALLA MURARO: “LE SOLITE COOPERATIVE” NON ESISTONO PIU’

“Il problema della raccolta è dovuto a quegli appalti affidati sempre alle solite cooperative. Dopo Mafia Capitale non è cambiato nulla ed è lì che bisogna intervenire, sui sistemi di raccolta.” Con queste parole l’Assessore Muraro, a margine di un incontro istituzionale, ha commentato la situazione di emergenza della raccolta differenziata nel Comune di Roma Capitale.
Legacoop Lazio esprime la propria vicinanza alle cooperative ex 29 Giugno, da mesi impegnate in un lungo e faticoso processo di ricostruzione dopo le vicende giudiziarie che le hanno viste coinvolte.
Quando si parla delle “solite cooperative” in riferimento a Mafia Capitale, si mette nuovamente ed ingiustamente in cattiva luce l’onesto lavoro di 1300 persone, in molti casi appartenenti a categorie protette. Le “solite cooperative” non esistono più, esiste oggi un’amministrazione giudiziaria che opera a fianco dei soci-lavoratori per salvaguardare posti di lavoro e garantire servizi alla città e che, non fosse altro per il suo ruolo, meriterebbe maggiore rispetto.
Addossare tutte le colpe di un servizio che non funziona sulle spalle dell’ultimo anello della catena, inoltre, è un atteggiamento che non giova alla focalizzazione e risoluzione del problema e, in ultima analisi, appare come un inammissibile scarico di responsabilità su una questione di fondamentale interesse per l’intera cittadinanza. Allo scopo di chiarire quanto sopra esposto e individuare criticità e possibili soluzioni alla situazione in essere, Legacoop Lazio si rende nuovamente disponibile, insieme alle cooperative ex 29 Giugno, ad un incontro congiunto con l’Assessore Muraro e i vertici Ama.

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