LUSETTI AL CAMPO ANTIMAFIA DI GAETA: ATTACCO AL PORTAFOGLI DELLA CAMORRA

 

“Sono contento di essere con voi perché questa del campo di lavoro antimafia è una bella iniziativa, viva, che coinvolge i giovani e che affronta il problema della lotta alla mafia da due punti di vista che io ritengo davvero fondamentali”.
Lo ha detto il presidente di Legacoop nazionale, Mauro Lusetti, durante una visita al campo antimafia organizzato a Gaeta dalla cooperativa Programma 101 su un terreno confiscato alla mafia. “Il primo problema- ha continuato- è quello culturale: per battere la mafia servono le indagini, servono bravi investigatori, servono gli arresti e i sequestri, ma serve soprattutto far crescere nella società, tra i giovani, una cultura e una coscienza che non lasci spazio alla mentalità mafiosa. Gesualdo Bufalino l’ha spiegato con una frase che va scolpita nella nostra testa: “La mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari”.

Il secondo punto di forza di questa iniziativa- per Lusetti- è poi anche quello della capacità di andare a incidere direttamente e ad agire nella lotta alla mafia “attraverso l’attacco al loro portafogli”. “La confisca e l’utilizzo dei beni sequestrati ha proprio questo obiettivo- ha concluso il presidente Lusetti-. Sconfiggere i mafiosi nel punto dove sono più sensibili: i soldi”.

Durante il campo antimafia, i ragazzi di Generazioni Lazio hanno tenuto un corso di formazione e hanno spiegato ai giovani arrivati da tutta Italia per partecipare all’iniziativa come si costituisce una cooperativa e quali sono i valori che la contraddistinguono. Ad intervenire, oltre al presidente di Legacoop nazionale, sono stati Souleyman Coulibaly e Fabio Mestici – facenti parti del’esecutivo di Generazioni Lazio.