NUOVA SAIR: “LE FAMIGLIE CON DISABILE SONO IN DIFFICOLTA’, IL 70% È MONOREDDITO”

Nel quadrante di Roma-Est la condizione dei nuclei familiari con persone minori e adulte disabili è veramente critica e, in alcuni casi, rasenta la sopravvivenza. In questa ampia e popolosa zona della Capitale, il 70% delle famiglie con una persona disabile in casa ha un solo reddito e nel 30% dei casi i genitori con un disabile adulto sono over 65, con un’inevitabile ricaduta nella problematica del “dopo di noi” e della sussistenza del figlio disabile dopo la scomparsa dei genitori.
Sono questi alcuni dei dati diffusi, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 dicembre 2018, dalla Cooperativa Nuova Sair onlus impegnata in diverse città italiane nell’assistenza e nel sostegno alle persone disabili. Un focus, quello di Nuova Sair, sulla periferia romana che, però, offre un quadro preoccupante della situazione italiana.
I dati della ricerca si basano su un campione di 500 pazienti che si sono rivolti ai servizi semiresidenziali, ambulatoriali e domiciliari realizzati nel quadrante di Roma Est e, in particolare, nel Presidio di Riabilitazione di via Dionisio a Roma. La Nuova Sair è impegnata in questa zona di Roma da oltre 5 anni ed offre percorsi di riabilitazione ai minori e adulti con disabilità complessa fisica, psichica, sensoriale o mista.
Sempre secondo il focus, occorre fare un discorso a parte per i minori con disabilità per i quali, nel 25% dei casi, è richiesto l’intervento dell’autorità giudiziaria per la loro tutela. Tra questi oltre il 50% viene preso in carico dai servizi sociali. Il 30% del campione è monoparentale e la presenza di un solo genitore spesso aggrava la situazione di disagio ed emarginazione del disabile. Tra i minori assistiti a domicilio il 44% sono stranieri.
I dati del focus si inseriscono in un contesto complesso come quello della periferia Est della Capitale, che comprende tra gli altri i quartieri di: Tor Bella Monaca, Grotte Celoni, Torre Maura, Torre Spaccata, Centocelle, San Basilio, Borgesiana, Ponte di Nona e Tor Pignattara. In questi quartieri l’indice di Disagio Sociale (IDS) è tra i più alti della Capitale e il reddito medio presenta invece le cifre più basse. A questo quadro poco confortante si aggiunge un alto tasso di disoccupazione, un’endemica carenza di servizi socio-educativi e, soprattutto, una forte precarietà abitativa e la presenza più elevata di cittadini stranieri (oltre 45 mila).
In occasione della Giornata mondiale delle persone disabili – dichiara Amando Cancelli, Direttore Sanitario del centro Via Dionisio – è giusto che si parli di questo importante argomento, ma è anche vero che l’attenzione al mondo della disabilità deve essere uno stile di vita portato avanti 365 giorni all’anno con professionalità, amore e dedizione. I dati proposti dal nostro focus ci dicono che nelle grandi città, e in particolare a Roma, le famiglie con un parente disabile si trovano in difficoltà non solo dal punto di vista economico, ma anche per la presenza spesso di barriere architettoniche e culturali“.
In una realtà così difficile come quella delle periferie di Roma Est – aggiunge Cancelli – un intervento che non tenga conto del contesto sociale è ad alto rischio di fallimento. Coinvolgersi, in modo professionale ma diretto, nell’aiuto alla risoluzione delle dinamiche familiari o del disagio garantisce che il processo di riabilitazione (che è il nostro mandato principale) abbia maggiore probabilità di successo. Proprio per questo la Nuova Sair si è strutturata in modo tale da garantire, insieme a tutta la rete territoriale, una presa in carico globale della persona con disabilità, condividendone anche la realtà e il contesto in cui vive.