Politica agricola comunitaria: per la Cooperazione bisogna almeno mantenere la dotazione

(ANSA) – ROMA, 18 OTT – Il mondo agricolo e industriale sono risultati uniti nella difesa della Politica agricola comunitaria in occasione della presentazione del documento del Ministero delle politiche agricole sulle prospettive per la Pac dopo il 2013. Lo affermano le tre sigle della cooperazione agroalimentare – FedagriConfcooperative, Legacoop Agroalimentare e Agci-Agrital – notando che le organizzazioni presenti si sono espresse per un mantenimento della spesa agricola nell’ambito del negoziato sul bilancio europeo e per un no secco a meccanismi di ridistribuzione delle risorse tra paesi non giustificati da uno sviluppo di competitività dell’agricoltura europea. Durante il suo intervento a nome delle tre organizzazioni, il direttore di Fedagri Fabiola Di Loreto ha sostenuto “che la dotazione di bilancio deve essere non solo mantenuta ma rafforzata, che l’Europa ha bisogno di misure di mercato forti, di strumenti utili a garantire stabilità e soprattutto che l’agricoltura europea ha bisogno di rilanciare le aggregazioni di imprese per dare forza e potere contrattuale alla produzione primaria e per riequilibrare la distribuzione del valore aggiunto all’interno della catena di approvvigionamento. Il negoziato per la costruzione di un bilancio europeo equilibrato È il primo appuntamento che vedrà impegnati i governi dei paesi membri”. “Prima di pensare di ridurre la spesa agricola dell’Unione, che serve a garantire al cittadino europeo la sicurezza, la salubrità e la qualità del cibo – ha concluso Di Loreto – occorrerà riflettere su come risparmiare sulla burocrazia europea che assorbe quasi il 6% (8 miliardi di euro ogni anno) dell’intera spesa pubblica Ue”.