POR-FSE E POR-FESR: LEGACOOP LAZIO PRESENTE AI COMITATI DI SORVEGLIANZA

Si sono svolte, rispettivamente giovedì 24 e venerdì 25 maggio, le riunioni dei Comitati di Sorveglianza di POR-FSE e POR-FESR. Per Legacoop Lazio ha preso parte ad entrambe le riunioni Massimo Pelosi, portando, dove possibile, il proprio contributo alla discussione data l’importanza dei temi all’ordine del giorno.
Il Programma Operativo Regionale (POR) cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE), nello specifico, persegue l’obiettivo della crescita inclusiva, sostenibile e intelligente nell’ambito di una dimensione sociale rafforzata. Con il Programma Operativo, cofinanziato dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), la Regione Lazio descrive invece la strategia e definisce gli strumenti per contribuire alla realizzazione della Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e per il conseguimento della coesione economica, sociale e territoriale attraverso l’innalzamento della competitività delle imprese laziali.
Tema centrale della riunione del 24 maggio sono stati i ritardi nella predisposizione dei bandi da parte della Regione Lazio, soprattutto per quanto riguarda gli assi 1-2 del POR-FSE. Le problematiche di tipo organizzativo sono tuttavia in via di risoluzione e la Regione è ottimista sulla possibilità di portare a compimento gli obiettivi prefissati entro il 2020.
La riunione del 25 maggio ha invece focalizzato l’attenzione sull’inefficace programmazione fin qui attuata in riferimento al POR-FESR, con risorse ancora da finalizzare e fondi non utilizzati da parte delle imprese. Ad esempio, le risorse dedicate ai bandi Prospex per l’internazionalizzazione saranno a breve destinate a nuove tipologie di finanziamenti, non avendo questi ricevuto il successo atteso presso le imprese.
Su quest’ultima tematica Legacoop Lazio ha tenuto a ribadire, nel corso della riunione, come la mancata adesione delle imprese ai finanziamenti proposti sia sintomatica di uno scollamento sempre più profondo tra i tavoli istituzionali e la realtà economica del territorio. Per sanare questa frattura non vi è altra strada che il coinvolgimento delle Associazioni di Categoria nei processi di elaborazione delle progettualità, attraverso strumenti come i tavoli di concertazione e la co-progettazione.
Legacoop Lazio ha nuovamente ribadito la propria disponibilità ad avviare questi processi collaborativi, con l’obiettivo di ridefinire le programmazioni sulla base delle reali esigenze dei destinatari.