REGIONE: AL VIA I FINANZIAMENTI PER LE START UP CULTURALI

C’è tempo fino al 30 settembre 2014 per partecipare al bando della Regione Lazio per le start up culturali. In palio, 1,5 milioni di euro destinati alla nascita di nuove imprese innovative nei settori delle arti e dei beni culturali, dell’architettura e del design, dello spettacolo dal vivo e della musica, dell’audiovisivo e dell’ editoria. Il bando “Fondo della creatività per il sostegno e lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali e creative” fa riferimento alla Legge regionale 13/2013, art. 7 e offre un contributo massimo per ogni progetto pari a 30.000 euro. Sarà possibile presentare le domande dalle ore 9 del 14 luglio 2014 fino alle ore 18 del 30 settembre 2014. Il bando concorre alla copertura dei costi di avvio dell’impresa sostenuti nei primi due anni di attività.

Possono partecipare:

  • le micro, piccole e medie imprese (PMI) costituite da non oltre sei mesi alla data di pubblicazione del bando sul BURLcon sede operativa nel Lazio in regola con gli obblighi previsti dai regolamenti comunitari e dalle leggi nazionali e regionali.
  •  i promotori (persone fisiche) di nuove micro, piccole e medie imprese 
  • titolari dell’impresa o loro familiari oppure soci e componenti degli organi di amministrazione che avranno almeno una sede operativa nel Lazio.

Le spese devono essere coerenti con l’idea di impresa che il richiedente dovrà descrivere in modo dettagliato ed allegare al formulario, indicando l’idea di business, le competenze dell’impresa, il prodotto/servizio che si intende proporre sul mercato, le eventuali partnership da attivare, le criticità.

Sono ammissibili:

a) spese per investimenti materiali e immateriali:
–  oneri di costituzione (per le imprese che si devono costituire);
–  spese per adeguamenti strutturali, macchinari, attrezzature (compreso hardware) e beni strumentali;
–  oneri per la fornitura di servizi qualificati, come, ad esempio: l’iscrizione a portali web, servizi di
assistenza commerciale, tecnologica, legale, finanziaria, ecc. (incubatori, acceleratori, franchisor, etc.);
– spese per infrastrutture di rete (compresi software, hardware e sito web);
– fidejussioni assicurative;
– spese per materiali di prova, realizzazione di prototipi e collaudi finali;
– registrazione di brevetti e marchi nazionali ed internazionali;
– spese di funzionamento, esclusi i compensi di soci e amministratori, stipendi, tasse, imposte e acquisti di merci o servizi rivendibili, salvo lo stretto necessario per l’avvio del magazzino;
– costi di promozione e pubblicità.
Sono ammissibili gli acquisti effettuati in via ordinaria o attraverso strumenti di locazione finanziaria (leasing). Sono escluse le spese sostenute per l’acquisto di terreni e fabbricati.

 

Dopo una preliminare verifica di ammissibilità tecnica della domanda svolta da Sviluppo Lazio, le proposte ammissibili saranno sottoposte ad una valutazione di merito condotta da una apposita Commissione ed articolata su due livelli:

Primo livello di valutazione: la commissione individuerà le proposte progettuali idonee secondo diversi criteri:

  • il livello innovativo e creativo del progetto, sulla sua qualità, fattibilità, sostenibilità e congruenza economico-finanziaria;
  • la situazione sociale e sulla esperienza tecnica dei proponenti, nonché sulla chiarezza ed accuratezza della domanda.

Secondo livello di valutazione: le imprese e i promotori dei progetti ammessi al secondo livello di valutazione svolgeranno con la commissione un colloquio motivazionale nel corso del quale sarà discussa l’idea progettuale e verranno anche valutati i titoli professionali posseduti. Sulla base dei punteggi assegnati, la Commissione elaborerà la graduatoria finale.

 

Il contributo concedibile è pari all’80% dell’investimento ammissibile, sostenuto dall’impresa nei primi due anni di attività, con un tetto massimo in valore assoluto di 30.000 euro. Tale contributo può essere elevato fino al 90% nel caso in cui l’impresa beneficiaria sia localizzata, o andrà a localizzarsi, in uno degli incubatori regionali del BIC Lazio. Il contributo sarà erogato sulla base di una delle seguenti modalità:

– 100% in un’unica soluzione;
–  con anticipazione del 40% e il rimanente saldo del 60%;
–  con un SAL al 50% e a saldo il rimanente 50%.

Ai progetti presentati si applica il regime “de minimis” previsto dalla normativa Ue (la somma delle agevolazioni ricevute negli ultimi tre anni non deve superare i 200.000 euro).

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica compilando ed inoltrando l’apposito formulario on-line, utilizzando i moduli predisposti e disponibili sul sito www.sviluppo.lazio.it alla sezione “AGEVOLAZIONI”, dalle ore 9.00 del 14 luglio 2014 e fino alle ore 18.00 del 30 settembre 2014.

Entro 10 giorni dalla compilazione on line, occorre perfezionare la domanda compilando ed inviando – tramite raccomandata a/r al seguente indirizzo:  Sviluppo Lazio S.p.A. – Via Vincenzo Bellini 22 – 00198 Roma – il modulo di domanda scaricabile dallo stesso sito internet alla voce “compilazione formulario”, in un plico sul quale va indicata la seguente dicitura:

“Avviso Pubblico per il sostegno e lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali e creative -L.R. 13/2013 – art. 7”.

Per info, leggi qui.