LA DISTRIBUZIONE COOPERATIVA PORTA SUL TAVOLO DELLA REGIONE LAZIO IL TEMA DEI BUONI SPESA PER CELIACI

La notizia non è nuova: nella Regione Lazio, di fatto, le persone affette da celiachia possono utilizzare i propri buoni spesa solo presso le farmacie e alcuni esercizi commerciali specializzati.
Restano fuori la maggior parte dei supermercati grandi e medi GDO che, a parità di qualità, permetterebbero agli utenti di poter acquistare un maggior numero di prodotti gluten free, sia per quantità dell’offerta che per migliori condizioni di prezzo.
Il tema è stato nuovamente portato all’attenzione della Regione Lazio durante la tavola rotonda che si è svolta a margine dell’iniziativa “La nutrizione preventiva nel Lazio”, organizzata dal consiglio Regionale del Lazio il 27 marzo a Roma. Massimo Pelosi, referente per la Distribuzione cooperativa di Legacoop Lazio, nel corso del suo intervento ha fatto riferimento anche alla comunicazione dell’Antitrust del 3 agosto scorso “MODALITA’ DI EROGAZIONE GRATUITA A FAVORE DEI SOGGETTI CHE SOFFRONO DI CELIACHIA DEI PRODOTTI ALIMENTARI SENZA GLUTINE ADOTTATE DALLE SINGOLE REGIONI NEL TERRITORIO ITALIANO”.
L’Antitrust, pur includendo il Lazio tra le regioni che consentono di spendere i buoni anche presso i punti vendita della GDO, aggiunge che “appare di fondamentale importanza che tale possibilità venga resa effettiva, dando concreta attuazione alle previsioni normative, mediante una razionalizzazione e informatizzazione delle modalità di accredito del contributo pubblico, tale da garantire una rendicontazione trasparente e automatica nonché modalità di rimborso agevoli e tempestive da parte di qualunque tipologia di esercizio commerciale”.
Nodo fondamentale da sciogliere nel Lazio, le antiquate procedure per la richiesta dei rimborsi da parte dei punti vendita. L’assenza di un’adeguata gestione informatizzata e la presenza di procedure laboriose di rendicontazione, rendono proibitivo l’accesso al circuito per la maggior parte dei supermercati e ipermercati. Correre ai ripari è diventato più che urgente, dato il sempre crescente numero di utenti che soffrono di celiachia (17.355 celiaci, finora diagnosticati nel Lazio).