“SE CHIUDI TI COMPRO”: FENIX PHARMA TRA LE IMPRESE RIGENERATE DAI LAVORATORI

Esiste un’Italia di lavoratori che non hanno accettato il compiersi di un destino che li aveva condannati alla disoccupazione. Uomini e donne che hanno unito le loro forze e, lontano dai riflettori dei media nazionali, hanno rischiato i loro soldi, si sono rimboccati le maniche e hanno rigenerato le imprese per le quali lavoravano, trasformandole in cooperative (il cosiddetto «workers buyout»). Il libro prende spunto da queste storie per fotografare, al di là delle semplificazioni e degli stereotipi, le dinamiche, il funzionamento, i pregi e i difetti delle piccole e medie imprese italiane.
“Se chiudi ti compro. Le imprese rigenerate dai lavoratori” (Paola De Micheli, Stefano Imbruglia, Antonio Misiani – 2017, Guerini e Associati Editore) è la storia di tante storie, nate dalla voglia di riscattarsi di uomini e donne alle prese con la chiusura o dismissione delle aziende per cui lavoravano. Sono i Workers Buyout, che sempre più spesso scelgono la forma cooperativa per rinascere dalle ceneri di un fallimento. Tra queste la cooperativa romana Fenix Pharma che, proprio per sottolineare questa capacità di “rinascere”, ha scelto di legare il proprio destino al mito della Fenice.
Tutto ha inizio nel 2011. La multinazionale farmaceutica Warner Chilcott, che solo due anni prima aveva acquisito il ramo farmaceutico di Procter&Gamble, decide di uscire dal mercato europeo lasciando senza lavoro centinaia di persone. Nello stesso anno, spinti dalla voglia di rivincita e dalla passione per il loro lavoro, 5 ex manager Warner Chilcott decidono di rimettersi in gioco e di fare della loro pluriennale esperienza i pilastri su cui fondare un nuovo progetto d’impresa. Al progetto aderiscono altri ex 44 colleghi. E così, nel giro di pochi mesi, dalle ceneri della multinazionale nasce Fenix Pharma.
Oggi Fenix Pharma rappresenta, nel mercato italiano, la prima società cooperativa farmaceutica che opera nella distribuzione di farmaci equivalenti, dispositivi medici e integratori alimentari. Una storia di successo ma anche di sacrificio perchè, come si legge nel libro “All’interno della cooperativa non è tutto rose e fiori. Anche alla Fenix Pharma c’è un problema comune a molte cooperative: il necessario cambio di mentalità dei soci. L’adesione a un’impresa rigenerata comporta un fondamentale cambio di atteggiamento verso il lavoro e richiede una forte assunzione di responsabilità.
Nel 2015 il sacrificio di Fenix Pharma è stato però ripagato con il raggiungimento di 10 milioni di euro di fatturato, seguito nel 2016 da un’incremento degli addetti pari ai 2/3 di quelli impiegati dalla multinazionale di cui ha preso il posto. Una storia di successo che ha trovato nella forma cooperativa la sua migliore espressione, riuscendo a trasformare dei “numeri da tagliare” in una compagine sociale capace e caparbia. Un percorso di riscatto fatto di lavoro e valori, quelli che il mondo della cooperazione ha da sempre nel suo DNA.

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