ROMA – Rinnovamento, discontinuità sono le due parole più ascoltate nell’incontro fra la presidenza di Legacoop Lazio e Nicola Zingaretti, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio. E’ stata usata anche la parola “opposta” riferendosi alla necessità di cambiare nel profondo la politiche che è stata portata avanti dalla Giunta Polverini. Negli interventi dei dirigenti di di Legcoop, a partire da quelli del presidente Stefano Venditti e poi in quelli dei presidenti delle diverse associazioni, Bastianini,Bongiorno,Codisposti, La Guardia,Pelosi, Marchisio, Casuccio non ci si è però limitati solo a indicare una necessità inderogabile, ma sono stati anche messi in luce i problemi da affrontare. Ne è venuto fuori un quadro a tutto campo , un insieme di cose da fare, un percorso da aprire subito, dando segnali ben precisi a partire da un nuovo rapporto fra Regione e cittadini, con i corpi intermedi. Collaborazione,concertazione, un nuovo modo di lavorare da parte della Giunta, del Consiglio affidando al candidato presidente un compito di grande rilievo: ricostruire la fiducia dei cittadini , delle organizzazioni sociali, delle imprese , ripristinare un rapporto democratico con il movimento cooperativo, con Legacoop Lazio. I “ tavoli” di confronto devono vedere protagonisti tutti i soggetti che operano nel territorio regionale, senza discriminazioni. L’abitare, la sanità, l’agro-alimentare, i servizi, il consumo , la distribuzione, i giovani , la cultura, tutti campi di intervento sui quali modulare la politica regionale. E da qui occorre ridisegnare le strutture regionali, o gli Enti, le Società ,le Agenzieche fanno capo alla Regione e che si sono trasformate in centri di potere che devono essere smantellati, combattendo contro la corruzione di cui si sono avuto vistosi esempi. Importante – è stato sottolineato-la scelta di Zingaretti di chiedere alle forze politiche che partecipano alla coalizione di centrosinistra di sostituire tutti i consiglieri regionali . Un segnale di rinnovamento importante, l’indicazione. Non significa dare i voti a questo o a quello , ma è una indicazione che si deve “ripensare\”la Regione. Partendo dalla competenza e dalla cassa, i due pilastri su cui si basa la politica dell’Ente. Il passaggio della partecipazione diventa particolarmente importante e il candidato presidente ha annunciato che nel suo programma è prevista una legge sulla partecipazione che intervenga nella formazione dell’atto amministrativo, stabilendo un rapporto diretto con i cittadini. Ha sottolineato la necessità di ridurre le Agenzie, le Società , eliminando i consigli di amministrazione dando poteri a amministratori delegati unici scelti secondo rigorosi criteri di professionalità, competenza, eliminando interferenze partitiche. Sarà un organo terzo a visionare i curricula ed a proporre una lista da cui attingere. Semplificazioni e trasparenza sono due passaggi molto importanti. Ad \oggi ci sono circa 1700 leggi con le quali si devono fare i conti. Si deve arrivare a 15 leggi quadro,leggi omnibus. La posta in gioco- ha concluso Zingaretti- è la discontinuità. Bisogna accendere la macchina e farla partire subito, aprendo un percorso di scrittura collettiva del programma e della sua attuazione. La discontinuità che vogliamo diventi il cardine della nostra iniziativa significa eliminare la politia dei due tempo che non ci porterebbe da nessuna parte.