AGRINSIEME A ZINGARETTI: DOPO ‘SVILUPPO LAZIO’, AVANTI CON LA RIFORMA DEL SISTEMA DELLE SOCIETA’

Sprechi. Inefficienze. Troppi cda. Troppi direttori. I consorzi di bonifica pesano sulle tasche della Regioni, dei cittadini e delle imprese. Le recenti calamità naturali e i fatti avvenuti in Sardegna impongono una riflessione. Necessaria subito una riforma normativa e un ripensamento di tutte le strutture delegate alla gestione del territorio e delle sue risorse.

Agrinsieme Lazio – coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative regionali di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane- chiede subito un’audizione alla Commissione Attività produttive, Ambiente, Agricoltura della Regione Lazio, presieduta dall’on. Mario Ciarla.
Dopo l’operazione che ha coinvolto le società che ruotavano intorno a Sviluppo Lazio, ora tocca a tutta la galassia delle società che si occupano di tutela dell’ambiente, di territorio e agricoltura.

 

 

Roma, 20 dicembre 2013 –  “E’ urgente e non più rinviabile una rivisitazione in chiave riformista di tutta la normativa che presiede al funzionamento delle strutture e degli organismi che devono tutelare il territorio, l’ambiente e le attività collegate all’agricoltura. Soprattutto alla luce delle recenti calamità naturali che hanno causato gravi danni alle popolazioni e al tessuto sociale ed economico di intere Regioni. Il riferimento, in particolare, è alla Sardegna”.
Così il presidente di Legacoop Agroalimentare Lazio, Giuseppe Codispoti, commenta la decisione di Agrinsieme di chiedere un’audizione alla IV Commissione Consiliare della Regione Lazio, presieduta dall’on. Mario Ciarla.

“L’audizione si concentrerà sul funzionamento dei consorzi di bonifica- strumenti obsoleti,  troppo numerosi   e molto costosi. Si tratta di strutture gestite privatisticamente ma finanziate con prelievi fiscali effettuati non solo sulle imprese ma anche sui cittadini. A questi finanziamenti, si aggiunge la stessa Regione – ha detto-.  Ci sono sprechi e inefficienze. Ed infatti, buona parte dei consorzi di bonifica sono ormai in rosso, se non in dissesto”.

“Vogliamo avviare una riflessione sullo stato dei consorzi di bonifica, insieme alle istituzioni e alle organizzazioni interessate. Abbiamo bisogno di un nuovo sistema di gestione, che non può che partire dalla semplificazione, anche in prospettiva del superamento degli stessi consorzi di bonifica” ha aggiunto Codispoti -. Ci sono troppi consorzi e strutture che si occupano delle medesime questioni  e che pesano sulle finanze pubbliche e dei cittadini. Questo non è più tollerabile. Dobbiamo individuare gli strumenti più efficaci e trovare una soluzione. Non è una rivoluzione ma un percorso di buon senso, in linea con il programma di Zingaretti, volto alla razionalizzazione, al superamento e all’integrazione di società che svolgono le medesima attività”.

“ La richiesta di incontro al presidente della Commissione alle Attività produttive, all’Agricoltura e all’Ambiente andrebbe allargata anche agli assessori che sono competenti  e hanno le deleghe in materia di politiche, strutture e strumenti che operano sul territorio; in quanto –strana cosa- nella Regione Lazio, diversamente dalle altre Regioni, la delega della gestione al controllo dei consorzi di bonifica non è di competenza dell’assessore all’Agricoltura ma dell’assessore all’Ambiente, ai Lavori pubblici, etc…”- ha concluso.