ALLA 29 GIUGNO DUE PANIFICI SEQUESTRATI AI CLAN FASCIANI E SPADA

La proposta che abbiamo avanzato al Tribunale di Roma di assegnare in gestione alla cooperativa sociale 29 Giugno due attività imprenditoriali sequestrate ai clan Fasciani e Spada rappresenta un riconoscimento alla tenacia e all’impegno dei soci e dei lavoratori della cooperativa, protagonisti del salvataggio della loro impresa, che ha rischiato di essere travolta dalle note vicende giudiziarie di cui è imputato l’ex presidente Buzzi, attraverso un faticoso percorso di ristabilimento della legalità reso possibile grazie alla positiva collaborazione tra l’Amministrazione giudiziaria e Legacoop”.
Si è espresso così Mauro Lusetti, Presidente Legacoop Nazionale, intervenendo giovedì pomeriggio ad un affollato incontro pubblico – che ha visto presenti anche Guglielmo Muntoni, Presidente Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma, e Susanna Camusso, Segretaria Generale della CGIL – organizzato per illustrare il progetto per la gestione e la valorizzazione delle due aziende sequestrate con l’obiettivo di tutelare capacità produttive ed occupazione, grazie al coinvolgimento attivo del mondo cooperativo e del sindacato, riaffermando al contempo il valore della legalità.
L’iniziativa è stata resa possibile dal nuovo Codice Antimafia (art. 41, c.2-ter) che, tramite lo strumento dell’affitto del ramo d’azienda, permette di assegnare l’azienda sequestrata a cooperative o imprenditori attivi nello stesso settore. Il progetto messo a punto dalla cooperativa 29 Giugno e Legacoop punta ad assicurare una prospettiva di continuità e di crescita alle attività imprenditoriali sequestrate. Si tratta di due panifici: uno a Fiumicino, sequestrato al clan Spada, e l’altro a Ostia, sequestrato al clan Fasciani.
Il panificio di Fiumicino, la cui attività è in corso ed impiega 18 persone, produce pane e prodotti da forno in un laboratorio collocato nella zona industriale; il 90% della produzione viene venduto all’ingrosso e alla grande distribuzione, il restante 10% in un piccolo punto vendita ad Ostia. Il panificio di Ostia, al momento chiuso, dispone di un laboratorio di produzione e di un ampio punto vendita collocati in zona centrale, Piazzale Lorenzo Gasparri, nonché di altri due punti vendita in locazione. La produzione è commercializzata, per la quasi totalità, direttamente attraverso i tre punti vendita.
Si tratta di un progetto imprenditoriale ad alto contenuto sociale, in cui il promittente affittuario stipulerà con le amministrazioni giudiziarie un contratto di affitto di rami di azienda, dietro il pagamento di un corrispettivo, con il fine ultimo di assicurare l’incremento del volume di affari anche attraverso contatti con principali aziende della grande distribuzione organizzata e, ove possibile, l’incremento del livello occupazionale.
L’affitto di rami di azienda sarà solo temporaneo con l’obiettivo di trasformarlo, in ipotesi di confisca, in un affidamento definitivo ad una cooperativa di lavoratori secondo quanto previsto dal Codice Antimafia.
Le due attività, oggi separate, verranno inserite in unico progetto. A regime il forno di Fiumicino, attraverso piccoli investimenti, verrà attrezzato per aumentare la propria capacità produttiva e fornirà il punto vendita di Piazza Gasparri, che verrà riaperto al pubblico consentendo anche il reintegro del personale addetto alle vendite. Il numero di occupati salirà inizialmente a 21, con prospettive di crescita in parallelo con lo sviluppo dell’attività. Il progetto prevede anche l’attivazione di un percorso di formazione con i lavoratori per poter approdare, tra circa un anno, alla costituzione di una cooperativa tra lavoratori che possa rilevare l’attività e gestirla direttamente, attraverso la formula del workers buyout, per la quale è previsto anche il supporto di CFI – Cooperazione Finanza Impresa. La nuova cooperativa entrerà a far parte del consorzio Eriches (consorzio che raggruppa le cooperative del gruppo 29 Giugno), allo scopo di assicurarle un sostegno adeguato anche in futuro.