APPROVATA LA NUOVA NORMATIVA UE SUGLI APPALTI PUBBLICI

Roma, 16 gennaio 2014- Approvate le nuove regole europee sugli appalti e le concessioni pubbliche. L’Europarlamento garantisce: avremo un miglior rapporto qualità/prezzo e una maggiore trasparenza.

L’Unione europea introduce il criterio della semplificazione per la partecipazione delle pmi ai bandi di gara e una clausola speciale di reciprocità, che permetterà di tutelare le imprese nei confronti delle concorrenti dei Paesi terzi. Al via il sistema dell’“offerta economicamente più vantaggiosa che mette l’accento non solo sul prezzo più basso ma anche su qualità, ambiente, aspetti sociali e innovazione, con un giro di vite sui sub-appalti.

 

“Le nuove regole inviano un segnale forte ai cittadini, che hanno il diritto di vedere il denaro pubblico utilizzato in modo efficace “, ha dichiarato il relatore del Parlamento in materia di appalti, Marco Tarabella, deputato socialista belga che ha lavorato al testo.

“La riforma dei mercati pubblici – ha aggiunto Tarabella – si adatta ad un nuovo contesto in cui diventa necessario pensare a un modello di crescita sostenibile. In quest’ottica, bisogna sottolineare l’importanza del criterio di aggiudicazione, basato sui criteri qualitativi e non legati al costo minore. Le autorità saranno incoraggiate a fare una scelta di qualità e sostenibilità degli investimenti e degli acquisti pubblici (criteri sociali e ambientali)”.
La nuova direttiva sulle concessioni, inoltre, “non impone la privatizzazione delle imprese pubbliche che forniscono servizi al pubblico”. In particolare, l’acqua è stata riconosciuta come un bene pubblico ed esclusa dal campo di applicazione delle nuove regole.

 

“Il pacchetto legislativo approvato oggi dall’Aula di Strasburgo, di revisione dell’intera normativa sugli appalti, costituisce un importante strumento in un’ottica di rilancio dell’economia europea, puntando sulla domanda pubblica e sostenendo una nuova politica industriale”, ha dichiarato il vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli.

“Abbiamo lavorato per evitare che questa direttiva sulle concessioni potesse diventare uno strumento che spingesse verso privatizzazioni o esternalizzazioni forzate”, ha assicurato l’eurodeputato Pd Antonio Panzeri.