Coop sociali : lettera aperta di Sinnos al Presidente del Consiglio, Ministri e Regione Lazio su ritardi di pagamento

Riportiamo la lettera aperta della Sinnos Soc. Cooperativa Sociale Onlus al Presidente del Consiglio Mario Monti e Ministro del Lavoro e Politiche sociali Elsa Fornero, Ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione, Andrea Riccardi,  all’ex Presidente della Regione Lazio Renata Polverini e ad altre autorità.

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Gentilissimi,

scrivo perché sono presidente di una cooperativa sociale che anche a causa dei debiti che la Regione Lazio ha nei nostri confronti versa in grande difficoltà. Vista la penosa situazione oggi emersa su come la Regione Lazio ha speso il denaro di tutti noi, chiediamo un’azione concreta e non procrastinabile: il pagamento del lavoro svolto dalle cooperative.

Nel nostro caso un servizio specifico dedicato agli operatori e ai detenuti degli Istituti di Pena della Regione. Siamo stati chiamati a svolgere questo ruolo, perché necessario, e l’abbiamo svolto brillantemente, tanto che ci viene richiesto di proseguire il lavoro. Dal 2009 la Regione rimanda alcuni pagamenti con la motivazione di mancanza di soldi. Impossibilitata quindi a pagare un lavoro già svolto.

Molte, oltre a noi, sono le cooperative che svolgono con impegno e competenza il proprio lavoro, e che si trovano a causa di questa situazione in grave difficoltà.

Molto il tempo speso per tentare di recupare i nostri crediti, facendoci quasi perdere la percezione della dignità e del valore di questo nostro lavoro.

Tengo a sottolineare che l’impegno dei tanti che risolvono questioni spinose e importanti come l’assistenza ai portatori di handicap, agli anziani, ai detenuti è lavoro da salvaguadare e che nasce da principi e valori eticamente fondamentali.

Proviamo rabbia e sdegno verso coloro che hanno avuto la presunzione di volerci rappresentare, non curando poi gli interessi di un bene comune ma solo i loro propri.

Quello che è successo è vergognoso, sintomo di un male complessivo della politica che ci auguriamo possa rinascere diversa da quello che è stata in questi anni.

La cosa assurda è che nel caso della Regione Lazio non si tratta di un problema di mancanza di fondi, perché 14 milioni di euro ci sarebbero stati. Ma sono stati usati per ben altri scopi che saldare coloro che hanno lavorato in questi settori così delicati e necessari dal punto di vista sociale.

È doveroso ora saldare il dovuto a quanti, con il loro lavoro quotidiano, danno sostegno all’esistenza di chi vive in condizioni di svantaggio, affrontando ostacoli che le Istituzioni sono chiamate a rimuovere.

Cordialmente,

Della Passarelli

Sinnos Soc. Cooperativa Sociale Onlus