CORONAVIRUS: NON SI CREI PANICO TRA I LAVORATORI. LE COOPERATIVE SOCIALI SI IMPEGNANO PER RESISTERE OGGI E RIPARTIRE DOMANI

Interrompere servizi essenziali per le fasce più deboli della popolazione e generare disservizi per la cittadinanza rappresentano una pericolosa via d’uscita solo per chi non vuole farsi carico della responsabilità di governare questa crisi straordinaria. Occorre lavorare oggi, ma nell’ottica del domani: abbiamo il dovere di tutelare lo straordinario sforzo che migliaia di Cooperative e decine di migliaia di soci e lavoratori stanno facendo, per permettere al Paese di non soccombere.
Gli strumenti forniti dagli ammortizzatori sociali hanno il solo scopo di tamponare una situazione che, se non gestita con senso di responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti, porterà inevitabilmente ad una crisi economica forse irreversibile.
Chiediamo con forza, a tutti, di fare la loro parte, di scegliere di guardare nella stessa direzione senza cercare facili protagonismi che poggiano sulla paura e sull’incertezza. Non è il tempo delle rivendicazioni, delle lotte e delle scissioni ma quello dell’unione, dell’altruismo e della cooperazione.
In questo momento di grave difficoltà per il nostro Paese, fiaccato da un’emergenza sanitaria ed economica senza precedenti, è compito di tutte le Associazioni di rappresentanza, di categoria e sindacali adoperarsi affinché la resilienza di oggi possa tramutarsi in una rapida ripresa nel prossimo futuro.
La priorità, per tutti, è che le Pubbliche Amministrazioni rendano subito operativo l’art. 48 del Decreto Cura Italia, che è stato voluto dal Governo a tutela di centinaia di migliaia di soci e di lavoratori delle cooperative sociali: persone che anche in questi momenti cruciali operano in prima linea e che non possono essere lasciati soli.
Il ruolo delle Organizzazioni Sindacali non deve essere quello di creare panico nei lavoratori. Volere chiudere solo per esigenze di facciata un accordo sindacale che avrebbe obbligato tutte le Cooperative sociali del Lazio, indipendentemente dalla loro esposizione finanziaria, ad anticipare gli importi previsti dagli ammortizzatori sociali, è un’ipotesi senza senso, che non tiene conto delle reali difficoltà di molti territori e contrasta con l’attuale normativa, che intende proteggere le imprese e pertanto il lavoro, per far fronte alle gravi criticità che stiamo affrontando.
Le Cooperative sociali che saranno nelle condizioni di anticipare l’assegno del Fondo di integrazione salariale lo faranno sicuramente, senza il bisogno di costrizione da parte di nessuno, perché hanno sempre agito nell’interesse dei propri soci e lavoratori.

Agcisolidarietà Lazio

Confcooperative Federsolidarietà Lazio

Legacoopsociali Lazio