ROMA- L’Alleanza Cooperativa italiana ha partecipato venerdi 18 marzo al tavolo di confronto tra i Ministri Romani, Galan e Prestigiacomo sul DLGS rinnovabili.
Nel prendere la parola il rappresentante dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Vanni Rinaldi, ha ringraziato il Min. Romani per l’invito a nome delle tre organizzazioni cooperative AGCI, Confcooperative e Legacoop e del portavoce unico di ACI Luigi Marino, e ha sottolineato l’importanza di continuare lungo la strada di una concertazione non solo sulle energie rinnovabili ma in generale sul delicato tema dell’energia, attivando anche, laddove possibili, consultazioni pubbliche on-line.
“È proprio perché la visione d’insieme del Dlgs contiene tutti gli elementi capaci di orientare un modello di politica industriale- ha aggiunto Rinaldi- che, rapidamente ed in maniera trasparente, bisogna affrontare e risolvere la questione del sistema incentivante delle rinnovabili, per tornare rapidamente al confronto sull’assetto di politica industriale così come si desume dall’insieme dell’impianto stesso del Dlgs”.
Rinaldi ha quindi proposto in linea prioritaria:
1. che venga risolto il problema dei diritti acquisiti per i progetti sviluppatisi in coerenza con i regimi e le intensità di aiuto previste dal Terzo Conto Energia e venga di conseguenza creato un “periodo ponte” ;
2. che il nuovo regime degli incentivi sia costruito sulla certezza temporale larga dello stesso regime, così come sulla trasparenza delle intensità degli aiuti, e quindi, il conseguente adeguamento periodico automatico degli aiuti in ragione dell’andamento dei costi industriali e di un “benchmarking” degli incentivi a livello europeo, ma senza tetti quantitativi;
3. che vengano confermati e ampliati per intensità aiuti più sostanziose i processi che integrano gli impianti di rinnovabili nell’ambito di più complessivi processi di efficientamento energetico;
4. che vengano privilegiati e maggiormente incentivati gli impianti di rinnovabili dove ci sia coincidenza e proporzione tra produzione e consumo di energia da parte del soggetto realizzatore, sia cittadino che impresa. A questo proposito ampliando anche la possibilità di incentivare anche impianti realizzati da più soggetti in forma associata, dove il consumo e la produzione avvenga in un area comunale o provinciale, ampliando quanto previsto dall’art 27 della legge 99 del 2010 che già consente ai cittadini dei comuni sotto i 5 mila abitanti di accedere in forma associata al conto energia e allo scambio sul posto anche se l’impianto è realizzato sul patrimonio edilizio del comune.
In conclusione, Rinaldi ha invitato il governo a proseguire sulla strada della concertazione in materia e ha sollecitato un maggior sforzo, di fonte anche agli improvvisi cambi di scenario energetico a livello mondiale, a livello di Unione Europea per accelerare la creazione di un Mercato Europeo dell’Energia e avviare i necessari investimenti in reti ed innovazione tecnologica
fonte: Legacoop