I.S.R.I STA PER ECCELLENZA COOPERATIVA

Nel suo curriculum figurano la Commissione europea, il Consiglio d’Europa, l’OCSE; le più importanti Amministrazioni centrali nazionali; le principali regioni italiane; enti pubblici; primarie imprese industriali. E’ una delle cooperative storiche di Legacoop Lazio. Si chiama I.S.R.I. (Istituto di Studi sulle Relazioni Industriali) ed è stata costituita nel 1969 da un gruppo di ricercatori, economisti, statistici, esperti di organizzazione e risorse umane, ingegneri industriali. Oggi l’ISRI opera su tutto il territorio nazionale, con significative e diversificate esperienze legate alla gestione e attuazione della programmazione comunitaria nei diversi settori. Ne parliamo con Sergio Donat, oggi socio e già più volte presidente e amministratore delegato dell’Istituto.

Sergio, perché si è scelta la forma cooperativa?

Nei quasi 60 anni della sua storia l’ISRI è molto cambiato: mercato di riferimento, attività realizzate, modalità di acquisizione del lavoro, dimensioni aziendali, partner e concorrenti con i quali si sviluppa il confronto competitivo. Una cosa non è cambiata nell’ISRI, la sua identità profonda, fatta di affinità di pensiero e di condivisione sull’approccio di impresa, che vede la centralità posta sulle persone e non sul margine di profitto; cosa semplice in un mercato captive, ma complessa in un mercato competitivo, dove l’attenzione per il fattore umano e la difesa dell’occupazione, debbono essere declinati con estrema attenzione. Per questi motivi fu scelta come forma societaria quella della cooperativa, e per gli stessi motivi la scelta è stata recentemente confermata, a dispetto dell’evidente declino d’immagine di questa maniera e idea di fare impresa, difendendo i valori dell’essere cooperativa senza lasciarsi condizionare dalle idee di volta in volta dominanti.

La cooperativa in numeri oggi.

L’ISRI ha oggi un organico di 27 addetti e una consolidata rete di consulenti su tutto il territorio nazionale. I dipendenti sono 23, 10 i soci, di cui 9 dipendenti. Il fatturato si aggira attorno ai 3 milioni di euro. L’ISRI, dopo la sua costituzione, ha conosciuto una fase iniziale di lunga stabilità, i suoi principali parametri, anche in rapporto alla natura captive del mercato della ricerca, gli addetti, il fatturato e il numero dei soci rimasero per molto tempo sostanzialmente immutati. Solo verso la fine degli anni ’90, con il cambiamento del suo mercato di riferimento, crescono anche le dimensioni della cooperativa, fino a raggiungere la situazione attuale. Per il prossimo futuro è prevedibile un nuovo salto dimensionale, e la cooperativa se lo pone come obiettivo. In ISRI la proprietà della cooperativa rimarrà ai nuovi soci e a quelli che si succederanno nel tempo, così come accade ormai da 60 anni. Proprio in questa direzione si è mossa ISRI negli ultimi 3-4 anni, con un ampliamento sia della base occupazionale, che della compagine sociale.

Quali sono le attività e gli ambiti di operatività?

Sul finire degli anni ’80, con la riforma dei Fondi strutturali dell’allora Comunità economica europea, e con la nascita della politica europea e delle politiche regionali, tese a colmare i divari di sviluppo e di livello di vita che si registravano nei paesi della Comunità, comincia a strutturarsi per l’ISRI un “nuovo mercato”, quello delle attività di consulenza e supporto alle Amministrazioni centrali e regionali, chiamate a gestire con risorse finanziarie nuove (i Fondi strutturali), strumenti programmatici nuovi (i Programmi operativi) e regole nuove (i Regolamenti della Comunità), le politiche di sviluppo del Paese. ISRI è tra le prime società ad affacciarsi su questo nuovo mercato, sfruttando il vantaggio competitivo derivante dalla conoscenza analitica di settori produttivi, fenomeni sociali e territori, e dalla consuetudine di collaborazione con il soggetto pubblico committente.

Con il susseguirsi dei cicli di programmazione dei Fondi europei, da quello 1989-1993, all’attuale 2021-2027, il mercato in questione si articola in diversi sotto-settori (assistenza tecnica alla programmazione e gestione dei Programmi, attività di controllo della spesa, attività di valutazione dei risultati, a livello degli interventi e a livello complessivo di Programma.

Oggi l’ISRI opera su tutto il territorio nazionale e rappresenta una delle principali e più apprezzate realtà di questo mercato, con significative e diversificate esperienze su tutta la filiera dei servizi di supporto alla P.A., centrale e regionale, legate alla gestione e attuazione della programmazione comunitaria nei diversi settori, in linea con il proprio know-how di tipo multisettoriale ed interdisciplinare. In cosa si traducono i servizi offerti?

I servizi di assistenza tecnica sono realizzati prevalentemente presso le amministrazioni appaltanti, responsabili della realizzazione dei diversi Programmi cofinanziati dai Fondi europei, fornendo alle strutture operative coinvolte le risorse e le competenze specialistiche necessarie. I servizi di supporto alle attività di controllo della spesa richiedono invece una frequente interlocuzione con e presso le imprese che realizzano i singoli interventi sul territorio. Infine, i servizi di valutazione, attività affine a quella della ricerca, ambito storico della cooperativa, si effettuano prevalentemente in sede.
In generale si opera nell’ambito della macro-attività della consulenza gestionale a supporto delle strutture operative chiamate a gestire i diversi Programmi di cui le amministrazioni appaltanti sono capofila.

Quali sono le possibilità che i professionisti che fanno parte di questa cooperativa hanno potuto cogliere?

Operare singolarmente sul mercato preclude essenzialmente la possibilità di sviluppare tutte le competenze e le opportunità legate all’essere impresa. Specularmente, lavorando in cooperativa, anziché come singolo professionista, si ha la possibilità di confrontarsi con le problematiche delle grandi commesse e, quindi, con la necessità di impratichirsi e arricchirsi con gli strumenti del project management, i processi di formazione risultano più facili e guidati, rafforzati mediante affiancamento con personale più esperto, si ha infine l’opportunità di avvicinarsi al mondo e alle tecniche della gestione di impresa. Se l’impresa è poi una cooperativa, quest’ultimo aspetto è più probabile di quanto si possa pensare.

L’AI può essere una minaccia per il futuro dei giovani professionisti che lavorano nel settore?

Non credo che l’AI possa rappresentare una minaccia. Certo è già utilizzata, e ancor di più lo sarà in futuro, specie per alcune delle attività più standardizzabili, ma questo fenomeno lo colgo prevalentemente come una opportunità per i giovani e le imprese del nostro settore, potenzialmente in grado di migliorare i processi, e quindi la qualità dei servizi, e di ampliare la domanda.

Far parte di una cooperativa può essere ancora oggi una soluzione utile?

Ritengo che scegliere di essere cooperativa richieda, ancora oggi, una certa dose di componente ideologica: non si può essere cooperativa assumendo come valori aziendali, quelli delle multinazionali. Nel nostro settore operiamo a stretto contatto, e spesso in partenariato, con le grandi multinazionali dei servizi, e le differenze sono evidenti, ma certo non in termini di qualità del servizio. Se posso sintetizzare, con tutte le sfumature del caso, nelle cooperative la centralità è posta sulle persone che lavorano, nelle multinazionali sul margine di profitto.
Questo ovviamente non vuol dire che le cooperative siano meno impresa, perché possono e debbono esserlo ai massimi livelli, specie in un mercato, come il nostro, fortemente competitivo.

Un consiglio ai giovani professionisti di oggi

Un consiglio? Essere cooperativa è un modo di fare impresa che richiede una profonda consapevolezza su cosa voglia dire essere una cooperativa e di come si possano declinare, in maniera moderna e gratificante, i valori mutualistici e la redditività di impresa. Avendo tale consapevolezza, la scelta di aggregarsi e far parte di una cooperativa non solo è una soluzione moderna e gratificante, ma è una maniera per fare impresa di eccellenza.