“La gabbianella e il gatto” del centro diurno per disabili L′Agorà e della casa famiglia Casa dei Lillà di Cisterna di Latina

“Vola solo chi osa farlo” (Luis Sepùlveda) e così è stato per i ragazzi del centro per disabili ′L′Agorà′ e della ′Casa dei lillà′ di Cisterna di Latina, servizi dell’assessorato alle Politiche sociali del comune cittadino e gestiti dal Consorzio Parsifal, i quali, nella serata di giovedì 20 giugno scorso, hanno messo in scena lo spettacolo teatrale: ‘Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare’.

Grandissimo il successo riscosso dalla rappresentazione, uno spettacolo che ha saputo toccare il cuore di tutti i presenti e attraverso il quale i ragazzi hanno voluto raccontare la loro vita nei due servizi, la loro quotidianità, le loro emozioni e come l’arte teatrale li abbia aiutati a vivere una grande esperienza di progresso individuale e collettivo.

Il laboratorio teatrale destinato ai ragazzi de ‘L’Agorà’ nasce dalla volontà dell’assessorato alle Politiche sociali di attivare un percorso che potesse permettere ai ragazzi di divertirsi, di fare sempre nuove esperienze e di potersi cimentare nel mondo della rappresentazione teatrale esprimendo così le loro emozioni. L’idea si è concretizzata già da diversi anni e, con la collaborazione del regista Fabrizio Di Stante della cooperativa Altri Colori, il laboratorio teatrale è diventato oramai un percorso ben consolidato e funzionale.
Nello specifico, la preparazione dello spettacolo di giovedì scorso è durata molti mesi durante i quali i ragazzi e gli operatori delle due strutture hanno condiviso un percorso che li ha portati a dare libero sfogo alla loro creatività.

Una favola che ha voluto gettare lo sguardo dei presenti al di là della diversità e che ha voluto dimostrare come quasi tutto sia possibile quando c’è forza di volontà, coraggio e amore. La storia è voluta essere da esempio di come la diversità può e deve essere vissuta come momento di arricchimento personale.
La serata è iniziata alle ore 19.00 con dei momenti di animazione durante il quale ragazzi ed ospiti hanno ballato tutti insieme allegramente, poi alle 19.45 è iniziata la preparazione allo spettacolo con gli attori che hanno cominciato a truccarsi e ad indossare i costumi di scena, il tutto sempre e comunque accompagnato da un’atmosfera di festa che ha fatto da base a tutta la serata. Alle 20.40 tutti in scena, con un inizio che ha visto il pubblico prendere posto in una sala immersa nell’atmosfera dello spettacolo, con i ragazzi già in scena ad attenderli e con il sottofondo del mare ad accompagnare l’ingresso. Una volta terminata la processione lo spettacolo ha avuto il via, ed è stato un susseguirsi di coreografie, battute comiche e profondi momenti di riflessione.
Uno spettacolo che ha visto l’alternarsi della recitazione dal vivo dei ragazzi con dei video girati dal regista e dalle operatrici nel corso dei mesi di preparazione, questi riprendevano la quotidianità dei ragazzi nei servizi e fungevano anche da raccordo tra le varie scene. A fine spettacolo è iniziata di nuovo la festa con ragazzi dei centri, famiglie, operatori e ospiti che hanno condiviso momenti di convivialità e allegria.

«Questa è stata una delle serate più emozionanti da quando sono alla guida di questa città» così ha commentato il sindaco di Cisterna di Latina, Antonello Merolla, chiamato ad intervenire a fine spettacolo. Un intervento quello del primo cittadino di Cisterna carico di commozione «I ragazzi sono stati straordinari, li ringrazio di cuore, come ringrazio tutte le operatrici dei servizi per il grande impegno che quotidianamente mettono in campo per dar modo ai nostri ragazzi di fare sempre esperienze importanti e di essere in grado di fare cose meravigliose come lo spettacolo al quale abbiamo assistito stasera».

Alle parole del sindaco si sono unite quelle del regista e guida del laboratorio teatrale, Fabrizio Di Stante, il quale ha tenuto a ringraziare «tutti coloro che hanno reso possibile questa magnifica serata, a partire dall’amministrazione comunale, passando per le operatrici, le famiglie, ma soprattutto i ragazzi i quali hanno dato grande prova di quanto la diversità non sia difetto ma ricchezza e gioia».