LEGACOOPSERVIZI LAZIO: l’aggregazione dell’offerta come risposta al mercato

Si è svolta presso la sede nazionale di Legacoop la direzione allargata di LegacoopServizi Lazio. Tema dell’incontro “l’aggregazione dell’offerta”, quali strumenti del mondo cooperativo possono permettere, attraverso l’aggregazione tra le cooperative stesse, una presenza più forte sul mercato.

Ad introdurre il tema il Presidente di LegacoopServizi Lazio Andrea Laguardia.

Nella sua relazione Laguardia ha voluto innanzitutto fare il punto della situazione sull’attività svolta dall’associazione regionale in questi ultimi mesi. Costante è stata la presenza dei Servizi del Lazio ai tavoli di concertazione a livello comunale e regionale riguardanti i vari settori di attività dei servizi, dalla vigilanza ai taxi ai rifiuti.

Laguardia ha inoltre anticipato alcune importanti novità che troveranno concretezza nei prossimi mesi, tra cui la stipula di un protocollo d’intesa con Officina dell’ Innovazione. In ultimo il Presidente di LegacoopServizi Lazio ha illustrato la la crescita dell’associazione, con l’adesione e la nascita di nuove cooperative (come Sustenergy e Sama Archeologia).

L’idea di dedicare una riunione al tema dell’aggregazione, come ha affermato Andrea Laguardia, parte da un’analisi del tessuto economico dei serivizi italiano e laziale.

Una ricerca del Cresme sul management ha evidenziato come, dal 2007 al 2011, il mercato dei servizi si sia duplicato (il 23% collocato nel centro Italia) e  i bandi emanati dalle Pubbliche Amministrazioni siano aumentati del 300%.

Inoltre è  sempre più frequente è il fenomeno dell’aggregazione di domanda. Un esempio ne sono Centrali Uniche d’Acquisti.

Come possono rispondere, dunque, le piccole e medie cooperative rispondere a questo mutato scenario economico?

La seconda parte della riunione ha visto protagonisti Pino Cinquanta,  del  CNS, Marco Marcocci, del consorzio Meglio Insieme e Daniele Fossi del consorzio CSRI, i quali hanno raccontato come concretamente l’aggregazione possa aiutare le cooperative ad affrontare il mercato italiano.

Il Direttore Commerciale del Consorzio Nazionale Servizi Pino Cinquanta ha sottolineato che l’aggregazione debba essere non intesa dimensionalmente, ma patrimonialmente.

Il CNS raccoglie al suo interno realtà imprenditoriali che si occupano di facility management di diverse dimensioni.

In Italia è al terzo posto tra le aziende di facility management, dopo due multinazionali francesi. Al 4° troviamo Manutencoop e al 5° Coop Service.

Questi dati dimostrano come, al fronte di una contrazione del mercato e di una sempre più crescente riduzione degli importi dei bandi, la cooperazione dei servizi nella formula del consorzio sia riuscita a raggiungere elevati livelli.

Marco Marcocci, Presidente del Consorzio Meglio Insieme ha spiegato il perchè della nascita di un consorzio come Meglio Insieme, in cui convivono realtà cooperative che spaziano dall’informatica al sociale al settore agricolo a quelle delle pulizie.

Il punto da cui partire, secondo Marcocci, è la necessità di fare rete, di fare sistema, che le cooperative devono porsi per evitare di perdere competitività all’interno del mercato. Trasversalità, multidisciplinarietà, interassociatività sono le idee alla base del consorzio Meglio Insieme.

Daniele Fossi, del CSRI, ha raccontato l’esperienza del consorzio e la nascita del CDU – Centro Distribuzione Urbana, a Scalo San Lorenzo. Il CSRI non si occupa solo di movimentazione e distribuzione delle merci, ma anche di reserve logistic, ossia dello smaltimento e del riciclaggio degli imballaggi.

L’esperienza di CSRI, come ha evidenziato Fossi, prova come si possa compattare l’offerta per necessità di mercato applicando tecniche e utilizzando mezzi a basso impatto ambientale.

Sono intervenuti i Presidenti dei Comitati Provinciali Daniele Del Monaco (Frosinone), Angelo Biagini (Viterbo), Emiliano Scinicariello (Latina).

Il Presidente di Legacoop Lazio Stefano Venditti ha concluso i lavori.

Il “mondo nuovo” – ha affermato Venditti – che le cooperative come le imprese in generale devono affrontare è caratterizzato da minori risorse e da un sistema che ormai non funziona più.

La Lega delle Cooperative deve porsi due obiettivi: sostenere le cooperative e le associazioni di settore a tessere un tessuto imprenditoriale forte, rilavorare sui principi fondamentali del movimento cooperativo (mutualità, solidarietà, intergenerazionalità) per consegnare alle generazioni future una rinnovata idea di cooperazione.