L’INTERVISTA AD ETICAE DI “CSR E DINTORNI”

Dal blog CSR E DINTORNI

Cara Annalisa, per prima cosa ci spieghi di cosa si occupa ETICAE – Stewardship in Action?
Eticae – Stewardship in Action è una start up innovativa che si occupa di consulenza e formazione sulla responsabilità sociale d’impresa e sostenibilità. Ciò che la contraddistingue e connota come “innovativa” è la stewardship, un particolare modello di gestione etica delle risorse applicabile a diversi ambiti: dal sanitario, al forestale, sino al produttivo e finanziario. Eticae – SiA è la prima società italiana a offrire servizi di consulenza e formazione sulla stewardship, ma non solo, è anche l’unica società italiana a fornire, grazie ad una partnership con l’European Water Stewardship, servizi di consulenza per l’ottenimento della certificazione sulla water stewardship. Oltre alla stewardship, Eticae – SiA offre servizi che spaziano dalla rendicontazione sociale, alla certificazione etica SA8000 sino alla progettazione architettonica sostenibile, ma, in particolare, propone servizi frutto di un lavoro di integrazione delle competenze di tutto il team. Un esempio? Abbiamo innovato la modalità di restituzione del bilancio sociale così da offrire ai clienti un servizio attraverso il quale comunicare il proprio bilancio sociale integrando sostenibilità, marketing, interior design e comunicazione.

La collaborazione con partner del territorio è per voi strategica: in che modo si concretizza?
La forma statutaria della nostra start up è la cooperativa. Per noi quindi, collaborare con altri enti, società ed organizzazioni è, prima di tutto, una questione di DNA cooperativo. Collaborare con partner del territorio, per noi significa anche costruzione di una rete, accrescimento della reputazione professionale della nostra cooperativa, costruzione di nuovi orizzonti e condivisione di obiettivi comuni. La nostra strategia è semplice: siamo consapevoli e convinti che da soli si cammina veloci, ma insieme si va lontano e soprattutto si ha la possibilità di creare realmente valore non solo per se stessi ma anche per la comunità. Questo si traduce concretamente in una scelta ragionata dei partner con i quali lavoriamo.
Un esempio è il progetto IFAES (Improving Food, Agriculture and Environmental Stewardship) che abbiamo presentato ad EXPO Milano nell’ottobre 2015. Oltre a realtà nazionali, sono stati nostri partner anche numerose realtà locali tra cui istituzioni provinciali, proloco, aziende tessili, cooperative agricole e persino una pasticceria. Tutti insieme siamo riusciti a creare un prodotto unico: il biscotto della consapevolezza, frutto della farina di farro di campi gestiti secondo l’agreement di land stewardship, del sapiente lavoro delle mani di una pasticceria illuminata, incartati in confezioni compostabili e presentati su tovagliette da riuso ottenute dalla lavorazione di scarti tessili. Da soli, ci saremmo dovuti fermare alla gestione delle attività di land stewardship, ma insieme abbiamo fatto molto di più. Concretamente quindi, cerchiamo di stringere partnership atte a valorizzare percorsi di economia circolare, o riqualifica del territorio o capaci di promuovere la cultura della stewardship e dell’eti-consapevolezza così da generare un impatto positivo sul nostro territorio.

In tema di progetti di formazione per la gestione etica d’impresa quali sono le esperienze più interessanti che avete maturato?
Senza dubbio ci ha colpito molto l’output di un percorso di formazione che abbiamo tenuto in una comunità di pratica sulla stewardship che abbiamo avviato in seguito alla vincita del bando della Regione Lazio: ISF_Innovazione Sostantivo Femminile. E’ stato molto stimolante vedere come aziende di settori diversi, pur parlando linguaggi differenti, avessero le stesse macro esigenze in quanto a sostenibilità ed etica d’impresa. In relazione ad alcune attività di formazione svolte con le scuole superiori, sempre in funzione del bando ISF, ci ha colpito molto come gli studenti siano riusciti, in pochi minuti di video, a trasformare in semplice e naturale un concetto complicato da spiegare come la stewardship. Anche il percorso per la costruzione del Bilancio Sociale con le cooperative sociali di Legacoop Lazio ci ha dato molte soddisfazioni. Vedere a fine percorso le bozze di bilancio delle cooperative è stato emozionante perché durante gli incontri di preparazione, hanno messo in discussione le proprie identità, le modalità di comunicazione e qualcuno persino il proprio modo di redigere il bilancio sociale. Non da ultimo, una grande soddisfazione è stata quella di essere stati i primi a proporre un percorso sulla gestione etica d’impresa alla Camera di Commercio di Frosinone. Di esperienze da raccontare ce ne sarebbero tante, ma una cosa è certa: abbiamo la fortuna di svolgere un lavoro che ci appassiona e che per di più ha l’obiettivo di promuovere la sostenibilità e la gestione etica delle risorse nelle imprese. Ci auguriamo, proprio in virtù di questi propositi, che le esperienze che matureremo, saranno sempre in crescendo perché vorrà dire che, anche se non in tutto il mondo, almeno le aziende italiane avranno scelto di invertire la rotta.