NUOVE RISPOSTE INAUGURA IL VILLAGGIO ZEROCENTO SU UN BENE CONFISCATO

Confiscato, oggi rinasce nella legalità: un vasto bene sottratto alla criminalità organizzata torna a vivere e si trasforma in un luogo di cura, socialità e rinascita. Si chiama “Villaggio ZeroCento” e sarà inaugurato l’11 settembre alle 18 in via Labrofico Cuppi 51 a Ferentino, nel frusinate. A promuovere il progetto è la cooperativa sociale “Nuove Risposte”, con il sostegno del Comune.

Il bene è pronto a trasformarsi in un centro Alzheimer, in uno spazio per persone fragili e in uno destinato a percorsi di accompagnamento alla genitorialità, oltre che ad attività creative, sportive e laboratoriali per bambini e ragazzi.

Il progetto è nato a inizio 2024 con la richiesta avanzata dalla cooperativa del comodato d’uso gratuito di un immobile in area agricola che era stato al centro di attività illecite e in seguito messo nelle disponibilità del Comune di Ferentino dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la gestione dei beni sequestrati e confiscati.

Quello che era un villino in un terreno agricolo è stato trasformato in poco più di un anno dalla cooperativa, con finanziamenti propri, nel Villaggio ZeroCento: un luogo che si candida a diventare un unicum nel territorio del frusinate e tra le eccellenze della regione.

L’iter, che si è concluso in un solo anno, è stato favorito da una proficua collaborazione tra la cooperativa sociale Nuove Risposte e il Comune di Ferentino.

“Ciò ha permesso di rendere pienamente disponibile per la comunità, un bene sottratto alla criminalità, realizzando servizi sociali. La nostra cooperativa ha interpretato pienamente la funzione sussidiaria propria della cooperazione, mettendo in gioco e investendo in questa realtà professionalità, capacità innovativa e risorse – dichiara Elisa Paris, cda della cooperativa sociale Nuove Risposte-. Già in passato la cooperativa, nel corso dei suoi 45 anni di esperienza, ha fatto interventi di recupero di beni comuni per realizzare servizi destinati alla collettività. Centinaia di soci lavoratori hanno investito collettivamente, innovando e creando nuovi servizi e opportunità di lavoro di qualità nel territorio – continua-. Villaggio ZeroCento si configura come uno spazio inclusivo e innovativo per promuovere benessere sociale abbracciando diverse fasce d’età e condizioni. Perché ZeroCento? Nella sua esperienza la cooperativa ha costruito e realizzato servizi che hanno risposto e rispondono ai bisogni delle persone di tutte le fasce d’età”.

“E’ fondamentale che le Istituzioni e la P.A. sostengano gli sforzi e riconoscano l’impegno delle cooperative che nel Lazio desiderano poter contribuire al riutilizzo dei beni confiscati alle mafie. Al di là di questo esempio di buona prassi, però, sappiamo che è ancora necessario lavorare molto affinché ciò possa avvenire senza ostacoli burocratici, complicazioni o lungaggini perché il numero di beni inutilizzati è ancora elevato e bisogna abbattere gli ostacoli che ne impediscono la messa a frutto – commenta Mauro Iengo, presidente Legacoop Lazio-. Come associazione, noi continueremo a lavorare per promuovere la conoscenza, da parte di tutte le cooperative associate afferenti a tutti i settori, delle opportunità legate al riutilizzo. Speriamo, infatti, che la buona prassi messa in atto con questo progetto di Nuove Risposte, in collaborazione con il Comune di Ferentino, possa essere d’esempio a molte altre realtà nel Lazio”.

 

IL VILLAGGIO ZEROCENTO: DALLA CASA DEGLI ULIVI A QUELLA DELLA BETULLA PASSANDO PER LA CASA NEL BOSCO

Il villaggio è diviso in tre aree: la Casa degli Ulivi che ospita il Centro Alzheimer, per offrire percorsi terapeutici innovativi, integrati con attività finalizzate al benessere psicofisico e alla socializzazione. Grazie a una collaborazione sperimentale tra il Centro Diurno Alzheimer “La Coccinella” e il Nido “Oltre Giardino”, entrambi gestiti a Roma dalla cooperativa, Nuove Risposte sperimenta da tempo una metodologia denominata “Il Ciclo della Vita”, che ha costruito una rete di relazioni tra la generazione degli anziani del Centro “La Coccinella” e quella dei bambini in età 24 – 36 mesi della sezione “grandi” del Nido attraverso la narrazione di fiabe.

Durante queste attività si è osservato che anche gli anziani che presentavano un grado di compromissione cognitiva medio-grave, mostravano di aver mantenuto, sul piano emotivo, la capacità di instaurare significative relazioni interpersonali con i bambini.

Nella Casa degli Ulivi questo metodo trova il suo centro nella “Stanza del ricordo” che consente agli ospiti di riappropriarsi del proprio passato attraverso la condivisione di oggetti, fotografie e racconti della propria vita, e di vivere il presente con maggiore consapevolezza e autonomia. Queste esperienze puntano a depotenziare i pregiudizi sulla patologia, e a contribuire a una comunità “amica dell’Alzheimer” attraverso percorsi di conoscenza della patologia e degli innumerevoli, possibili modi di accogliere chi ne soffre.

Nel Villaggio ZeroCento, inoltre, la Casa della Betulla offre uno spazio per persone fragili che necessitano un supporto costante, con un team di operatori qualificati presenti h24 e un programma di benessere personalizzato che prevede laboratori esperienziali e di movimento, per stimolare la mente favorendo la mobilità e la creatività in un ambiente divertente e sicuro. Qui si realizzeranno anche laboratori finalizzati allo sviluppo e alla valorizzazione di competenze verso l’autonomia e l’inclusione sociale, e alla promozione della vita indipendente.

In un ambiente “protetto” e sicuro in cui allenarsi all’autonomia, gli ospiti sperimenteranno la possibilità di “fare le cose insieme”, con attività che promuovono la capacità di collaborare con gli altri per raggiungere un obiettivo comune, come la preparazione dei pasti, della tavola, ma anche la spesa.

Il terzo spazio del Villaggio, la Casa nel Bosco, accoglierà percorsi di accompagnamento alla genitorialità, oltre a attività creative, sportive e laboratori per bambini e ragazzi di tutte le età e per tutto l’anno.

Il progetto prevede, infine, un’espansione delle proprie attività nella grande area verde che abbraccia il Villaggio: il giardino sensoriale con il suo laghetto, creato per stimolare e allenare all’utilizzo dei 5 sensi attraverso le piante e le loro particolari caratteristiche. Questo spazio è stato pensato per essere di supporto ai percorsi cognitivi di persone anziane e con disabilità, ma anche di scolaresche. Nell’area verde si prevede anche un Percorso salute, basato sui principi della fisiokinesiterapia, a disposizione degli ospiti. Infine aree pic-nic con barbecue per ritrovarsi in compagnia, spazi per eventi, e tutte le altre esperienze che risponderanno alle esigenze della comunità.