PROVINCIA DI ROMA: dieci milioni di euro per la formazione

Bandi per oltre dieci milioni di euro, provenienti dal Fondo sociale europeo, per il finanziamento di progetti e corsi di formazione per occupati e disoccupati, per l’alta formazione e per cittadini in condizioni svantaggiate come ex tossicodipendenti, vittime di tratta o immigrati richiedenti asilo. La Provincia di Roma dà il via al nuovo programma, valido per il triennio 2011-2013, durante il quale aziende ed enti di formazione potranno presentare all’amministrazione provinciale i propri progetti formativi ed essere finanziati.

 

“Malgrado le incertezze nel programmare lo sviluppo – ha spiegato il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, presentando i bandi nel centro di orientamento ‘Porta Futuro’ a Testaccio – lanciamo un messaggio a sostegno di un impegno che vogliamo mantenere, cioè quello di offrire punti di riferimento. La formazione è uno dei pilastri fondamentali del modello di welfare ed è significativo presentare questi bandi a ‘Porta Futuro’, un luogo nato dalla volontà di ribellarsi alla logica della raccomandazione e di puntare al merito”.

 

Quattro i progetti legati ad altrettante categorie: occupati, disoccupati e inoccupati, alta formazione e cittadini in condizioni svantaggiate. Ma la novità riguarda chi ha superato i 40 anni: i progetti dedicati a loro e a chi è a rischio espulsione dal ciclo produttivo riceveranno un punteggio maggiore, così come verranno premiate le proposte che riguardano i settori della riconversione ecologica, mobilità sostenibile, innovazione tecnologica, beni culturali, moda e comunicazione audio-video o progetti da realizzare in bacini produttivi in particolare crisi.

 

“Dal 2008 – ha spiegato l’assessore al Lavoro e alla Formazione, Massimiliano Smeriglio – la Provincia di Roma ha messo a disposizione per bandi pubblici nel settore lavoro e formazione oltre 60 milioni di euro, coinvolgendo più di 24 mila persone e oltre 700 aziende. Sappiamo che è una goccia nel mare, ma si tratta di un aiuto che tiene aperta una prospettiva. Ormai è una buona prassi che rimarrà incardinata nella Provincia anche nei prossimi anni”.

fonte: Provincia di Roma