La Regione Lazio intende assumere come priorità regionale lo sviluppo di una maggiore e migliore partecipazione femminile al mercato del lavoro, ed in particolare all’imprenditoria delle donne, in modo da implementare le politiche a favore della parità tra i generi, che favoriscono l’occupazione e la crescita economica, attraverso la promozione e realizzazione di interventi in grado di ridurre le disparità tuttora esistenti tra donne e uomini, puntando sull’utilizzo delle competenze e delle potenzialità produttive delle donne.
Obiettivi generali:
Rafforzare l’imprenditorialità femminile già esistente nel territorio regionale.
Incrementare l’occupazione femminile e promuovere la stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari delle donne, nei termini di seguito specificati.
Promuovere la realizzazione di progetti imprenditoriali di sviluppo e la diffusione dei servizi per la conciliazione tra vita lavorativa e personale.
Soggetti proponenti:
le PMI costituite da almeno tre anni dalla data del 21/09/2010 con sede operativa nella Regione Lazio, inoltre la compagine sociale deve essere a prevalente partecipazione femminile come di seguito indicato:
associazioni, costituite con atto pubblico e riconosciute come persona giuridica, con almeno il 60% di capitale versato da soci donna e con il 60% di amministratori donna.
– Società di persone e cooperative con almeno il 60% di donne nella compagine sociale.
– Società di capitale con almeno il 60% di quote di capitale detenute da donne e con almeno il 60% di donne nell’organo di amministrazione.
Non è ammessa la partecipazione di soggetti che si trovano in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo, o nei cui riguardi sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tale situazioni.
Iniziative ammissibili:
Sono ammissibili le iniziative che consistano in programmi d’investimento diretti all’innovazione e/o allo sviluppo delle attività d’impresa, e/o siano relativi a servizi di conciliazione, quali ad esempio:
– Progetti di innovazione tecnologica, organizzativa o strategica.
– Progetti di espansione territoriale o di internazionalizzazione.
– Progetti di diversificazione produttiva o di integrazione dei servizi esistenti.
– Progetti relativi a servizi per l’infanzia e per gli anziani.
– Progetti relativi a servizi per la conciliazione tra vita lavorativa e personale.
Le iniziative devono inoltre comportare effetti positivi sull’occupazione femminile, in termini di creazione di nuova occupazione o di stabilizzazione di rapporti già esistenti. A pena di esclusione ogni soggetto proponente può presentare domanda per un solo progetto.
Settori ammissibili:
Sono agevolabili i progetti presentati da imprese anche artigiane operanti nei settori dell’industria,
commercio, servizi e turismo. Viene data priorità ai settori ed attività rientranti nelle seguenti categorie
Ateco 07: Commercio all’ingrosso e al dettaglio, escluso autoveicoli e motocicli – G 46 e 47;
Attività di servizi di alloggio e ristorazione – I 55 e 56; Produzione di software, consulenza informativa e attività connesse – J 62; Attività di ricerca e sviluppo – K 72; Altre attività professionali e tecniche – K 74; Attività dei servizi delle agenzia di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse – N 79; Istruzione – P 85; Servizi di assistenza sociale residenziale e non – Q 87 e 88; Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (attività creative, artistiche e di intrattenimento / attività sportive, di intrattenimento e di divertimento) – R 90 e 93; Altre attività di servizi per la persona – S 96.
Entità dell’agevolazione e modalità di erogazione:
Il contributo concesso rientra nella disciplina del de minimis, tale contributo non è cumulabile con
altre agevolazioni pubbliche concesse per le medesime finalità.
Il contributo massimo concedibile per ciascun progetto è pari a € 50.000,00 al netto dell’IVA.
Il contributo sarà erogato in tre quote:
Prima quota (40% del contributo complessivo concesso). La sua erogazione può avvenire:
1) a titolo di anticipo, qualora il beneficiario lo richieda dietro presentazione di una fideiussione assicurativa/bancaria,
2) a stato di avanzamento, sempre su richiesta del beneficiario, dietro presentazione della documentazione contabile che attesti che il beneficiario ha realizzato una quota di investi menti pari ad almeno il 40% di quelli ammessi a contributo.
Seconda quota (30% del contributo), dopo che il beneficiario ha realizzato una quota di investimenti pari ad almeno il 70% di quelli ammessi a contributo,
Ultima quota (a saldo), erogata a conclusione del piano degli investimenti ammessi a contributo
Spese ammissibili:
Sono ammissibili tutte le spese relative all’acquisto di beni, nuovi e usati, e servizi, al netto dell’IVA, pertinenti il progetto, sostenute successivamente alla data di firma dell’atto di concessione:
- attrezzature, macchinari ed utensileria;
- arredi e macchine per ufficio;
- software specifici;
- impianti specifici;
- ristrutturazioni entro il limite del 10% del totale del contributo concesso;
- consulenze tecniche e specifiche relativamente al programma d’investimento ed alle fasi di sviluppo del progetto;
- spese di viaggio e di rappresentanza per progetti di internazionalizzazione compresi la partecipazione ad eventi e manifestazioni all’estero;
- spese di promozione compreso il lancio del progetto e l’open day;
- spese di traduzione del materiale promozionale spese di attivazione del sito web;
- spese di attivazione della fidejussione assicurativa/bancaria.
Il contributo sulle spese previste nei punti su indicati da 6) a 10) non potrà superare complessivamente il 20% dell’importo richiesto.
Non sono ammissibili le spese sostenute per acquisto e locazione di terreni e di immobili, costruzione ex novo di immobili, di gestione corrente; salari, stipendi, rimborsi a soci prestatori d’opera, imposte, oneri contributivi, acquisto di automezzi non dedicati all’attività e acquisto di beni per uso personale.
Termine di ricezione delle domande di partecipazione: 04/11/2010 alle ore 12.
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