REGIONE LAZIO E PARTI SOCIALI: FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA CONTRO IL CAPORALATO IN AGRICOLTURA

Contrastare il fenomeno del caporalato in agricoltura, per tutelare i lavoratori impiegati nel comparto e incentivare lo sviluppo delle imprese virtuose. Questi gli obiettivi principali del Protocollo d’intesa “Per un lavoro di qualità in agricoltura”, siglato dalla Regione Lazio e le Parti Sociali lo scorso 5 gennaio.
Davanti al Prefetto di Latina, Maria Rosa Trio, e agli Assessori regionali all’Agricoltura e al Lavoro, Enrica Onorati e Claudio Di Berardino, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e le Organizzazioni Datoriali Legacoop Lazio, Coldiretti, Cia Lazio, Confcooperative Lazio e Confagricoltura Lazio hanno dato avvio al percorso congiunto di contrasto al caporalato, pratica tristemente diffusa in tutto il Lazio ma, in particolar modo, nelle campagne dell’Agro Pontino.
Proprio per questo, partirà dalla Provincia di Latina la prima “sperimentazione sul campo”, con uno stanziamento di risorse iniziale pari a 500.000 euro. Il progetto sperimentale contiene una serie di azioni ben definite e misurabili, tra cui formazione e accoglienza abitativa, la realizzazione di un servizio di trasporto gratuito tramite navetta per i lavoratori, la predisposizione di una piattaforma informatica dedicata all’incontro tra domanda e offerta di lavoro e incentivi alle imprese agricole che assumono lavoratori tramite i CPI (Centri Per l’Impiego).
Sarà il Gruppo di Coordinamento composto da Regione Lazio, sindacati e Organizzazioni Datoriali a favorire il raccordo fra tutti gli attori coinvolti. Al neocostituito organismo è demandato il compito di coinvolgere ulteriori soggetti in grado di contribuire alla riuscita dell’intervento, di individuare e attivare le risorse per le varie misure, di rilevare le eventuali criticità e adottare tempestivamente misure correttive e di coordinare e monitorare l’intervento nel suo complesso.
Come spiegato dall’Assessore Di Berardino, gli interventi previsti saranno quindi maggiormente indirizzati alla prevenzione del fenomeno, piuttosto che al contrasto. La lotta all’illegalità partirà infatti dai CPI e dalla formazione e supporto dei lavoratori, spesso stranieri o con un livello di istruzione molto basso.
Fare emergere l’illegalità e colpire chi produce crimine farà bene all’economia della provincia e di tutto il Lazio. – ha dichiarato il Presidente Zingaretti – Questo protocollo vuole valorizzare un immenso patrimonio produttivo attraverso un’azione collegiale. Non c’è alcun intento di criminalizzare il settore, ma bisogna conoscere il male per sconfiggerlo.”