AL PARCO: “L’OPERATORE DI QUARTIERE AGISCE DA SENTINELLA SUL TERRITORIO”

Fornisce servizi di welfare aziendale e counseling per garantire la qualità della salute psichica dei dipendenti di grandi società come Wind Tre e Unicredit, in una iniziativa nata su input del Consorzio Parsifal. Gestisce l’assistenza domiciliare nei Municipi IX, X, XI e XII ed è attiva nei servizi di riabilitazione sanitaria e socio assistenziale. Specializzata nella psichiatria territoriale con assistenza ex art 26, mette a disposizione della comunità 30 posti nel semiresidenziale e 20 nel domiciliare. Si chiama cooperativa Al Parco ed è nata come leva dell’antipsichiatria negli anni 70 a Monteverde. Oggi si è trasferita in Via della Magliana.

“Vogliamo implementare il lavoro di rete, sia nella collaborazione con gli altri centri di riabilitazione e sia con gli altri enti che hanno in carico lo stesso utente – spiega Fabio Micaroni, legale rappresentante della cooperativa-. Tra le figure fondamentali per la costruzione di questa rete è l’operatore di quartiere che coinvolge tutti, anche negozianti e vicini di casa, non solo i medici di base e Caf, creando attorno al soggetto con fragilità una comunità più integrata”.

Già attiva in altri Municipi, questa figura agisce anche da soggetto capace di intercettare i bisogni. “All’interno del servizio di assistenza domiciliare dell’XI Municipio, ad esempio, accoglie le segnalazioni ricevute dal territorio, talvolta dai medici di famiglia, provvedendo ad attivare il sostegno necessario- spiega-. Ci sono molti anziani che per vergogna non chiedono il sussidio ma anche famiglie piccolo borghesi che vivono in ristrettezze economiche. E allora l’operatore di quartiere le va a cercare. Agisce come una sorta di sentinella territoriale”. E’ così che “il negoziante che vede tutti i giorni l’anziano, se non lo vede più allerta l’operatore – continua-. Inoltre, questa figura consente la razionalizzazione dei costi perché se nel quartiere ci sono più persone che hanno necessità di acquistare ad esempio dei farmaci, lui accorpa i bisogni e c’è così un grande risparmio perché non si ha l’esigenza di mandare un solo operatore per ciascuna richiesta”.

Cooperare e interagire tra varie realtà sensibili e capaci di attivare risorse e iniziative si rivela fruttuoso. Da poco Al Parco ha dato vita insieme alla cooperativa Ecass alla Giornata dello sport nel quartiere della Magliana presso la Polisportiva Pian Due Torri. “Abbiamo invitato i genitori, fatto giocare sia gli operatori che gli utenti – racconta Micaroni-. Li abbiamo visti emozionarsi e divertirsi: dalla staffetta alla corsa di atletica leggera, lo spirito agonistico li ha fatti aprire e uscire dalla tendenza a ritirarsi in loro stessi. Perché nascesse tutto questo è stata utile la condivisione di un operatore comune ad Ecass e Al Parco. E’ così che è nata una importante relazione di rete”.

Il bisogno di condividere alcune figure professionali come gli educatori in un momento in cui domanda e offerta non coincidono ha fatto così anche da stimolo per la nascita di nuove iniziative tra cooperative che operano in una stessa realtà, quella della Magliana. “E’ un quartiere bello e storico della Roma popolare. Popolano e popolato, vive il disagio psichico con rassegnazione e con il tipico spirito romano del disincanto – racconta Micaroni-. Le famiglie, però, sin da quando i loro bambini sono piccoli, cominciano un calvario fatto di trattamenti – dice-. E’ difficile spiegare loro sia il deficit che le potenzialità che ha il paziente. La disabilità psichica rischia di finire per essere supervalutata o sottovalutata. Il nostro dovere e il nostro compito consiste nel comunicare e fare accettare l’esatto stato in cui versa il figlio, facendo emergere le potenzialità che tutti hanno”.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay