GRAZIE AL WEB, LE PMI ESPORTANO DI PIU’. MADE IN ITALY SEMPRE PIU’ CLICCATO

Esiste una diretta correlazione tra l’uso di internet e l’export, secondo una analisi condotta da Google in collaborazione con Doxa Digital su più di 5mila aziende di piccole e medie dimensioni, che illustra il rapporto tra digitalizzazione e internazionalizzazione. Dai risultati emerge che le aziende più attive sul web esportano di più di quelle che non sono presenti sul web. Secondo i dati raccolti, attraverso un uso maturo degli strumenti digitali, le piccole imprese possono incrementare le relazioni con l’estero quattro volte di più rispetto alle aziende non digitalizzate. Il 24% del fatturato export delle piccole imprese deriva dall’e-commerce, percentuale che sale se si tratta di medie e grandi imprese al +39%.
L’interesse degli utenti per il Made in Italy continua a crescere tra gli internauti.

Nel 2013 le ricerche su Google relative ai settori del made in Italy sono cresciute del 12%, rispetto al 2012. Stati Uniti ed Europa sono le aree geografiche in cui si sono registrati volumi maggiori di ricerche. Giappone, Russia, India e Stati Uniti sono i Paesi che hanno fatto registrare i tassi di crescita più consistenti. La moda si conferma la categoria più cercata dagli utenti nel mondo, seguita dal settore Automotive. Il Turismo fa registrare i tassi di crescita più alti; positivamente stabile la crescita dell’agroalimentare, che si conferma la categoria con la crescita maggiore in Brasile, Francia, Germania, Cina e Giappone.
Continua il boom del mobile, le cui ricerche sono arrivate a essere il 44% del totale, con un tasso di crescita del +56%. Il made in Italy però è ancora poco presente sul web. Solo il 34% delle PMI ha un proprio sito internet e solo il 13% lo utilizza per fare e-commerce.